
"Sono il ragionier Ugo Fantozzi, che i miei amici, si fa per dire, mi
chiamano Fantocci e i più perfidi Pupazzi. Lei mi domanderà perché ci scrivo e
ce lo dico subito senza peli sulla lingua". Comincia così' una lettera che Paolo
Villaggio, stufo di tasse e casta, ha inviato al direttore del Giornale.
"L'altra a sera, alla trattoria di mia preferenza da 'Checco il porcaro', sotto
casa - prosegue - di cui ci consiglio di venirci a mangiare, e non si preoccupi
perché sarebbe mio ospite, ho sentito parlare un gruppo di evasori che si
parlavano fitto, fitto e ridacchiavano perché dicevano che il suo spettabile
Giornale medesimo sarebbe uscito con degli scritti sugli evasori che sono in
giro. Le confesso che ero indignato perché ridacchiavano, tanto loro non avevano
paura anche se tutti erano indagati perché non pagano le tasse. Ci confesso,
dott. ing. lup. man., che ho finto indignazione e disprezzo, ma in fondo li ho
invidiati e non lo dica in giro, ma vorrei tanto essere al loro posto, perché le
tasse a me le sottraggono dallo stipendio. Loro evadono e son ricchi, io invece
non evado e negli ultimi anni sono diventato quasi povero. Io ho paura dei
terroristi che ammazzano solo vecchi pensionati che fanno le crociere fuori
stagione, mentre loro sfrecciano per le strade piene di buche con le auto blu,
palette e sirene spiegate, e passano con il rosso con arroganza. I politici ci
consigliano di 'non farci intimorire dai terroristi' perché loro hanno le
scorte, noi invece ci caghiamo sotto,. E in più quando andiamo in crociera, se
non ci fanno fuori, andiamo contro gli scogli. Esimio direttore, io fingo di
essere buono ma in realtà sono invidioso e cattivo. La prego, lei che e'
potente, mi faccia indagare! Scriva chi io sono indagato anche perché data l'eta
se i giudici ci credono mi mandano agli arresti domiciliari. Vede, ci faccio una
confidenza finale: data la casa che c'ho, agi arresti domiciliari sono
condannato da sempre. Grazie. Scriva che sono un indagato così che faccio
invidia a tutti i poveracci come me". Firmato: Rag. Ugo Fantozzi.
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