Fondazioni : Scopi alti ma spesso "opache" con diversi "trucchetti". Cantone: "Oggi vero potere sono le Fondazioni"
Le Fondazioni politiche, ultima stima più di cento, 105 per la precisione. Ce
n'e' per tutti i gusti, una scorpacciata da destra a sinistra, da leader a
presunti tali. Se poi sei uno che passa per potente, non te la puoi certo fare
mancare. In se' hanno scopi alti e non rappresentano certo uno scandalo, ma
molto spesso mancano di trasparenza, facendo nascere il sospetto che le
fondazioni politiche siano un comodo salvadanaio dove gli imprenditori mettono i
loro soldi in cambio di favori. Se sono lievitate a vista d'occhio, e' perché
offrono diversi vantaggi, soprattutto in tempi di magra per il finanziamento ai
partiti. Le Fondazioni (si possono facilmente costituire presso un notaio, con
una spesa minima) ricevono fondi ministeriali, possono accedere al 5 per mille,
hanno sgravi fiscali e a differenza dai partiti possono ricevere donazioni da
aziende pubbliche ma anche da privati, senza l'obbligo di dichiarare chi chi le
finanzia e senza il dovere neppure depositare un bilancio. Insomma tutto al
riparo da sguardi indiscreti ed anche da norme severe, come quelle appena
introdotte per il falso in bilancio, che significa galera. Non sono neanche
soggette all'obbligo di tenere una contabilità ufficiale delle erogazioni
ricevute. Una vera pacchia. E poi hanno un altro vantaggio, i finanziamenti non
vanno al partito in generale, per sperdersi chissà dove, ma fanno riferimento ad
una persona precisa. Il dubbio e' che molti facciano delle donazioni per potere
avere poi degli amici con cui potere parlare dei propri affari. E spesso le Fondazioni spuntano nella maggiori inchieste sugli appalti, come la
"Nuova Italia" di Alemanno per Mafia-Capitale . Ed e' stato proprio il
presidente dell'Anticorruzione a segnalare il problema: "E' inutile imporre
trasparenza nei bilanci dei partiti, che ormai sono spompati e non li finanzia
più nessuno. Oggi il vero potere passa per le Fondazioni". D'Alema e' stato un
vero precursore con Italianieuropei, che nasce gia nel '98. E Cantone si e'
beccato pure una punzecchiata dalla dalemiana Velina rossa di Pasquale Laurito
con l'invito a fare pubblicare tutti i contributi alle Fondazioni "anche a
quelle di Firenze". Il bersaglio e' ovvio. Ma la Fondazione in questione la
"Open", pubblica, a differenza della maggior parte delle altre, un lungo elenco
di finanziatori. Sono molti i thin thank. Ci sono Fondazioni per tutti i gusti,
l'elenco e' lungo, a sinistra le hanno Bersani e Visco, Anna Finocchiaro,
Veltroni, Franco Bassanini, Linda Lanzillotta e poi c'e' il Vedro' di Enrico
Letta ed Angelino Alfano. A destra oltre ad Alemanno, ci sono quelle di
Brunetta, Scajola, Frattini, Baccini, Gasparri e Cicchitto. E solo per citarne
alcune sia a destra che a sinistra. Il problema e' ormai sul tappeto e lo sanno
bene i politici, che pero' non hanno finora dimostrato la voglia di metterci
seriamente le mani. Nel 2012, mentre era i discussione il taglio dei rimborsi
elettorali, un emendamento per imporre alla Fondazioni le stese norme di
trasparenza previste per i partiti, presentato da Linda Lanzillotta e Salvatore
Vasallo, venne impallinato da destra e da sinistra. Ed ora succederà qualcosa
oppure no?...
Nessun commento:
Posta un commento