Dopo 45 anni cambia la legge sul divorzio, ora c'è quello 'breve': bastano sei mesi per dirsi addio
Dopo quasi
mezzo secolo cambia in Italia la legge sul divorzio. Da oggi c'è quello 'breve':
basteranno sei mesi per dirsi addio (consensualmente) o un anno invece di tre
(con l'intervento del giudice) come tempo di attesa tra separazione e divorzio.
E non cambia nulla se nella coppia ci sono figli minori. Il termine decorre
dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale. La Camera ha
infatti approvato in via definitiva (con 398 sì, 28 no e 6 astenuti) la riforma
delle norme sul divorzio italiano, a 41 anni dal referendum del 1974, a 45
dall'introduzione nel nostro ordinamento della legge Fortuna-Baslini A favore
hanno votato Pd, Sel, M5s, Scelta civica, Psi. Si' anche da Forza italia e Area
popolare (che pure hanno lasciato libertà di coscienza), contro quasi tutti i
deputati della Lega e alcuni centristi. La legge è stata approvata dopo oltre 10
anni di discussioni in Parlamento. Cambiano anche le norme sul fronte
patrimoniale: la comunione dei beni potrà essere sciolta nello momento in cui si
sottoscrive la separazione o quando il giudice autorizza i coniugi a vivere
separati. La riforma potrà incidere sulle cause di separazione in corso,
concedendo tempi più brevi a chi aspetta il divorzio.
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