Anticorruzione, il Senato dà il via libera al disegno di legge. Il falso in bilancio torna reato
I
voti favorevoli sono stati 165, 74 i contrari e 13 gli astenuti. Ora il
testo passa alla Camera. Grasso: "Finalmente un passo avanti"
IL FALSO IN BILANCIO TORNA REATO - In mattinata il Senato ha approvato le norme sul falso in bilancio che torna così reato: non si dovrà provare di aver alterato il mercato o di aver prodotto un danno alla società quando si rappresentano situazioni non vere nei bilanci. Non è l'unico cambiamento ad essere sancito dall'aula di Palazzo Madama. Tra gli altri, saranno reato le false comunicazioni sociali per le società quotate (da tre a otto anni di reclusione). Non passa invece la proposta M5S di introdurre l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per chi commette reati di corruzione. I grillini non apprezzano, ed il loro leader spara bordate dal suo blog, prendendosela con le ultime cronache giudiziarie che si concentrano, in queste ore, sul Pd. "Non gli si sta più dietro. Tra indagati e arrestati al giorno il Pd sta battendo ogni record. Al posto della procura antimafia, ci vorrebbe una procura Antipd", scrive Beppe Grillo in un post. Non e' l'unico insoddisfatto. Anche Forza Italia, la cui linea non è quella che emerge vincente, manda segnali di nervosismo sotto forma di assenze dall'Aula. Risultato: piu' di un articolo passa grazie a maggioranze risicate. Poi il voto finale spazza via le paure.
STRETTA PER LE QUOTATE - Sì dell'aula all'articolo 10 del ddl anticorruzione che prevede da un minimo di 3 a un massimo di 8 anni di reclusione per le società quotate. Le nuove norme avranno come conseguenza la possibilità per gli inquirenti di utilizzare eventuali intercettazioni. Approvato anche l'articolo 11 con il quale le sanzioni per il falso in bilancio diventano piu' severe per tutte le società: fino a 600 quote da pagare.
MAGGIORANZA SUL FILO: "CONFIDIAMO NEI 5STELLE" - In mattinata la maggioranza ha rischiato più volte di andare sotto: alcuni articoli hanno ricevuto l'ok per una manciata di voti. "Ad ogni scrutinio segreto si riducono di molto i margini - commentava questa mattina Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie: 40/50 voti spariscono e in alcuni casi la differenza è minima, siamo sul filo di lana". "Anche l'emendamento che ripristinava le soglie - proseguiva Puppato - ridimensionando la portata del reato, è stato bocciato stamani per un solo voto. È chiaro che questo provvedimento, che contrasta la corruzione a 360 gradi, è una medicina amara per molti, specie nel segreto dell'urna. Confidiamo nella parte sana di tutte le forze politiche, specie dei senatori del Movimento 5 stelle".
ASSENZE IN FORZA ITALIA - Molti gli assenti sui banchi di Forza Italia. L'emendamento 10.311 al ddl a prima firma Caliendo che chiedeva una modifica sul falso in bilancio è stato bocciato solo per cinque voti voti al Senato. In missione i senatori Amoruso, Scilipoti e Villari; non hanno votato Bonfrisco, Cardiello, Fazzone, Floris, Galimberti, Ghedini, Minzolini e Verdini. Esprimo grave preoccupazione per l'approvazione delle nuove norme sul falso in bilancio, e mi auguro che alla Camera ci sia spazio per adeguate modifiche", è il commento del presidente della commissione Finanze della Camera Daniela Capezzone (Fi).
GRASSO - "Finalmente vedo alcune mie proposte approvate dall'Aula". Pietro Grasso affida a Twitter il suo sollievo per "un passo avanti significativo" sul fronte del ddl anticorruzione, "anche se - segnala il presidente del Senato - resta molto da fare".
M5S: "LEGGE FALSATA" - "La legge sull'anticorruzione è falsata dal voto di pianisti che si esprimono per senatori assenti e il presidente Grasso non annulla le votazioni". La denuncia arriva dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Giustizia al Senato Enrico Cappelletti. "Molti emendamenti anche migliorativi non vengono approvati sul filo del rasoio per 1-3 voti. Il Movimento 5 Stelle ha gia' scoperto un 'pianista' che ha votato per il senatore Tarquini (Forza Italia) assente in aula, ma di fronte alle denunce del M5S, Grasso non annulla votazioni palesemente irregolari" denuncia Cappelletti. "E' assurdo, un paradosso totale. Si vota una legge che vorrebbe contrastare l'illegalità che è falsata dall'irregolarità del voto sugli emendamenti! Come se si volessero contrastare i furti e vengono ignorate le denunce puntuali di chi individua i ladri!" conclude Cappelletti.
NO AL 'DASPO' AI CORROTTI - Non è passata in Senato la proposta di Cappelletti (M5S) di introdurre l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per chi commette reati di corruzione. I voti favorevoli sono stati 52, ma 170 i contrari.
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