COMUNICATO STAMPA
Nel
corso del Consiglio Comunale di ieri, a fronte di una mia precisa domanda sul
fatto che l’Assessore De Gregorio fosse ancora seduto tra i banchi della Giunta,
nonostante avesse dato le dimissioni a causa dell’incompatibilità con la sua
candidatura alla carica di Consigliere Regionale, il Sindaco ha risposto che la
carica era congelata e che l’Assessore continuava nel frattempo a svolgere le
sue mansioni.
Oltre
alla banale osservazione che con tale comportamento si aggira la legge, ho preso
atto che da oggi a Terracina C’E’ UN
ASSESSORE CONGELATO. SPERIAMO CHE LO CUCINANO SUBITO ALTRIMENTI RISCHIA DI
PUTREFARE E PUZZARE.
Tale congelato è frutto di una
ennesima crisi di maggioranza, che segue quella della scorsa estate, dove il
Consiglio comunale è stato anch’esso congelato da Giugno a Settembre, così
come è stato congelato da Gennaio a
Marzo di questo anno, e non è ancora finita, visto che siamo in presenza di un
Assessore Congelato ed in piena crisi politico Amministrativa.
A chi
sarà appioppato questo congelato? Pare all’Azienda Speciale Terracina, visto la
sua intempestiva ed inopportuna visita con parallela rivendicazione del posto di
Presidente del C d A nella sede dell’Azienda.
Il
Sindaco ha comunque tranquillizzato i presenti affermando che nonostante la non
convocazione del Consiglio Comunale per circa 6 mesi su diciotto di consiliatura
non è un problema, poiché la
Giunta ha continuato a lavorare giorno e
notte.
VOGLIO DIMOSTRARE CHE QUESTO NON
E’ VERO.
Il
verbale n. 5 del 28 Febbraio 2013, redatto dal collegio dei Sindaci revisori del
Comune, presieduto dal Dott. Luigi Maragoni,
recita :
Visto
che il comma 8 dell’art. 1 della legge 190/2012 prevede che, entro il 31 Gennaio
di ogni anno l’organo di indirizzo politico adotti il piano triennale di
prevenzione della corruzione, si chiede all’Ente se abbia ottemperato a tale
dispositivo normativo.
Entro il 31 gennaio di ogni anno (a partire dal 31
Gennaio 2013) il Consiglio Comunale ( Provinciale) , su proposta del segretario,
adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione (art. 1, comma.
190/2012).
Entro
il 31 Gennaio di ogni anno (a partire dal 31 Gennaio 2013) il segretario deve
definire le procedure appropriate per selezionare e formare, ai sensi del comma
10, i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla
corruzione ( art. 1, comma. 190/2012).
Entro
il 15 Dicembre di ogni anno (a partire dal 15 Dicembre 2013) il segretario
pubblica nel sito Web dell’Amministrazione una relazione recante i risultati
dell’attività svolta e la trasmette al Consiglio Comunale (art. 1, comma.
190/2012).
Ho
preso ad esempio queste osservazioni del Collegio dei Sindaci revisori, per
dimostrare che quanto affermato dal Sindaco non è vero, e cioè, quando c’è in
atto la crisi dell’Amministrazione Comunale, la stessa non funziona come se tale
crisi non ci fosse, tanto che sull’applicazione di una norma così importante,
siamo contro legge e non si è in grado al momento di stabilire quando saremo in
grado di entrare a regime e recuperare il ritardo.
Ma
dimostrata l’inaffidabilità delle affermazioni del Sindaco, bisogna entrare nel
merito del problema. Siamo in un Comune in cui, al di la delle affermazioni,
pronunciate sempre dal nostro Sindaco, subito dopo l’omicidio di Gaetano Marino,
sul fatto che non esiste criminalità organizzata a Terracina e che anni fa
quando un camorrista ha messo un
ristorante nella nostra città lo stesso è stato costretto a chiudere in quando
la città lo ha isolato, sappiamo tutti invece che le cose così non
stanno.
Sappiamo che stanno infiltrati anche nella pubblica amministrazione,
basti guardare il sequestro delle azioni della Terracina Ambiente e la
conseguente nomina di un commissario da parte del Tribunale di Latina, oppure la
vicenda Desco, oppure ancora gente plurinquisita per camorra residente nei
comuni limitrofi che gira nel Palazzo Comunale a Terracina.
Quindi
il piano di prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione è un ATTO NECESSARIO ED URGENTE PER IL NOSTRO
COMUNE E NON C’E’ CRISI AMMINISTRATIVA CHE PUO’ GIUSTIFICARNE IL RITARDO, PENA
NE E’, ESSERE VOLONTARIAMENTE O INVOLONTARIAMENTE, COMPLICI DELLA CRIMINALITA’
ORGANIZZATA.
Pertanto, sollecito pubblicamente l’Amministrazione Comunale, ad assumere
impegni e dare una scadenza temporale entro la quale si impegna a portare in
Consiglio Comunale tale piano. Ciò è necessario in quanto a seguito del piano si
deve procedere alla individuazione del personale che deve essere coinvolto in un
processo di formazione specifico.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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