FONDI,
UOVO ATTENTATO A FIDALEO
di
Pierfederico Pernarella
Devastante
rogo l’altra notte ai danni della ditta di imballaggi «Fidaleo». Distrutte
100.000 cassette, migliaia di euro di danni. Certa la natura dolosa
dell’incendio: le telecamere dei sistema di videosorveglianza avrebbero ripreso
due persone di cui s’intravedono solo le sagome, mentre dall’esterno gettano un
innesco incendiario. La nota azienda già nel 2009 era stata vittima di un
attentato incendiario.
Ma
andiamo ai fatti dell’altra notte.
L’allarme
presso la centrale operativa dei vigili del fuoco è scattato intorno all’una e
un quarto. Sul posto, in via Appia lato Monte San Biagio, sono arrivate tre
squadre: due provenienti da Terracina e una da Gaeta. I vigili del fuoco, con
l’ausilio di un’autobotte, hanno lavorato ininterrottamente per ore. Le
operazioni di spegnimento si sono concluse soltanto alle 5.30 di ieri. Il
bilancio fa registrare circa 100.000 cassette bruciate, una parte del magazzino
parzialmente danneggiata. I danni sono ingenti, anche perché, oltre agli
imballaggi andati a fuoco, la ditta Fidaleo dovrà farsi carico anche dei costi
dei bonifica. Si tratta di plastica bruciata, dunque rifiuti speciali, per cui
si tratta di una spesa importante.
Non
vi è alcun dubbio sulla natura dolosa del rogo. I filmati del sistema di
videosorveglianza, installato in seguito all’attentato del maggio del 2009,
hanno ripreso due persone, di cui s’intravedono soltanto le sagome, che lanciano
un innesco incendiario dall’esterno del deposito.
Un’intimidazione
in piena regola dunque. Sul caso indagano i carabinieri della Stazione di Fondi.
Non si esclude alcuna pista, ma sembra chiaro che l’attentato è direttamente
collegato all’attività della ditta Fidaleo. Società che opera in un settore
delicato, come peraltro dimostrato da inchieste sulle infiltrazioni della
criminalità organizzata sulla filiera agricola (l’operazione «Sud Pontino», ad
esempio), dai trasporti agli imballaggi appunto. Usura? Racket? Guerra senza
esclusioni di colpi tra ditte concorrenti? Allo stato dei fatti, nessuna pista
può essere esclusa. Così come è probabile che i mandanti dell’intimidazione
dell’altra notte siano gli stessi di quelli del rogo doloso del 2009.
Certamente,
se nel giro di pochi anni, una ditta viene presa di mira due volte, in ballo c’è
qualcosa di molto grosso. Fidaleo non si è adeguato a pagare il pizzo a
qualcuno? Fidaleo deve togliersi dalle scatole per lasciare il campo a ditte
«amiche», che il pizzo lo pagano?
Ci
risiamo insomma, anzi stiamo sempre lì. E ovviamente non c’è da stare per niente
tranquilli.
LE
MANI SULLA FILIERA
di
Pierfederico Pernarella
Al
momento non c’è alcun elemento che possa far pensare allo scenario peggiore, ma
è un fatto, comprovato anche dalle inchieste dell’Antimafia, che il settore
degli imballaggi, alla stregua di tutti gli altri che compongono la filiera
agricola, registra un altissimo rischio d’infiltrazione della malavita
organizzata. Le mafie, che con il settore ortofrutticolo fanno affari d’oro da
sempre, puntano ad un controllo totale, dai trasporti agli imballaggi appunto.
Sotto questo profilo Fondi e il comprensorio sono ovviamente un territorio
altamente sensibile: ogni giorno le industrie di Fondi e del comprensorio (una
decina tra piccole e grandi) producono qualcosa come 100.000 pezzi tra
imballaggi in plastica e quelli più tradizionali in legno. A Fondi acquistano
produttori e commercianti di tutta l’Italia centrale ma anche ditte della
Toscana. Il giro d’affari delle cassette è importante e in questo settore la
criminalità organizzata, di matrice campana soprattutto, si muove sempre con lo
stesso copione: «consigliando» agli operatori, come succedeva con le società di
trasporto, anche le ditte produttrici di imballaggi a loro gradite. E se c’è
qualcuno che non si adegua, dalle parole si passa agli attentati, per lo più
incendi. Va precisato di nuovo che a tutt’oggi non ci sono elementi che possano
inquadrare l’incendio doloso ai danni della ditta Imballaggi Fidaleo in questo
scenario. Quella delle mafie o comunque del racket degli imballaggi, magari
anche in salsa locale, resta una delle piste privilegiate.
Nessun commento:
Posta un commento