RIFIUTI
LAZIO, REVOCATO LO “SCENARIO DI”CONTROLLO"
La
settimana scorsa è stata presa la decisione: la giunta regionale del Lazio,
presieduta da Nicola Zingaretti, ha revocato – con una delibera proposta
dall’assessore Michele Civita – lo “scenario di controllo” del Piano di Gestione
dei Rifiuti. Si elimina quindi, di fatto, la possibilità di ricorrere a deroghe
alle normative nazionali ed europee in tema di rifiuti (a dispetto di quanto
prevedesse la precedente Giunta Polverini).
Sostanzialmente
con questa delibera non si potrà più, nel caso in cui non ci sia una riduzione
della produzione di rifiuti o non si riesca a raggiungere il 65% della raccolta
differenziata, derogare agli obblighi di legge e il Comune risulterà
inadempiente.
In
una nota diffusa martedì scorso, la Regione commenta così la delibera: "La
decisione odierna della Giunta, che passa ora al vaglio e all’approvazione del
Consiglio regionale, riafferma il principio per cui 'il complesso delle attività
e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione dei rifiuti
urbani' va imperniato sulla raccolta differenziata porta a porta, per la quale
la Giunta Zingaretti ha già stanziato nel nuovo bilancio 150 milioni di
euro".
Attuando
poi questa rimozione dello scenario di controllo, si evita di indire il referendum (promosso da comitati e vari Comuni e previsto per
il prossimo agosto) che chiedeva proprio l’abrogazione di questo “provvedimento
assolutorio”. Il risparmio della consultazione, va dai 10 ai 20 milioni di
euro.
Nel
frattempo, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha dissipato ogni dubbio su
una possibile proroga alla discarica di Malagrotta, affermando: "Non ci sarà
l’ennesima proroga di Malagrotta ma c’è la decisione della chiusura di
Malagrotta, perché abbiamo dato una coda temporale (entro il 31 luglio, ndr) per
arrivare poi a una chiusura che è definitiva a prescindere dall’attivazione del
nuovo sito. La garanzia più importante è questa: non aspetteremo che si realizzi
la nuova discarica".
"Abbiamo
chiesto a Regione e Comune – continua il ministro – di attivarsi per prevedere
una fase ponte in cui i rifiuti possano essere portati anche fuori regione".
Scegliere un nuovo sito per la discarica, sarà compito del tavolo tecnico e "il
commissario non sarà lo strumento che deve sostituire gli enti locali ma lo
strumento a loro disposizione per fare più velocemente".
Sul
nuovo sito, Orlando ha comunque rassicurato la cittadinanza: "abbiamo dato un
elemento certo, che il nuovo sito non sarà nella Valle Galeria, non insisterà di
nuovo in quella zona". È un no, quindi, a Monti dell’Ortaccio?
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