LUPA
DEBILITATA CHIEDE SOCCORSO A UN PASTORE
di
Viola Yael
Una
lupa, stremata dalla fame e dalla debilitazione fisica, si è ritrovata a
chiedere soccorso a un pastore di pecore. Una condizione all’apparenza assurda,
due acerrimi nemici uniti da un destino particolare. Eppure l’animale non ha
esitato, ed è entrata in un recinto di pecore di un agriturismo sulle colline
bolognesi.
Incredibile
la sorpresa dell’uomo che, dopo un’iniziale diffidenza, ha notato lo stato
sofferente dell’esemplare. La lupa, ribattezzata Lilith, è
apparsa piena di zecche, magra e zoppicante. Il pastore non ha esitato e ha
subito chiamato il Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte
Adone, lo stesso dove vennero curati i lupi Navarre e Petra. Dopo aver informato
la Polizia Provinciale, tre operatori sono giunti sul luogo e hanno catturato la
lupa.
Lilith
in realtà non ha posto grande resistenza, tanto da acciambellarsi e
addormentarsi durante il viaggio verso il Centro faunistico. La giovane
esemplare, solo 2 o 3 anni, dalle analisi è risultata fortemente anemica e con
un’alterazione dei parametri ematici segno di una predisposizione per una
malattia legata alla presenza delle zecche.
Esami
più approfonditi hanno evidenziato diverse fratture al bacino, frutto di un
probabile investimento, e un pallino di piombo di piccolo calibro. Questo ultimo
segnale inequivocabile di un tentativo di bracconaggio verso la specie. La lupa,
che dopo settimane di degenza ora pare in ripresa, è ancora ospite del Centro.
Ridotti al minimo i contatti con l’uomo, mentre dalle analisi del sangue si
spera di ricavare il genotipo e il branco di origine.
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