L’AUTORITHY
CI PROVA ANCORA, LA DELIBERA CHE DOVREBBE APPLICARE I REFERENDUM È UNA
TRUFFA
Il
25 giugno l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha approvato l'ennesimo
provvedimento che elude palesemente l'esito dei referendum del 2011 e che
conferma l'atteggiamento di spregio alla volontà popolare tenuto fino ad oggi da
parte dell'Autorithy.
L'AEEG
doveva deliberare sulle modalità di restituzione ai cittadini della
“remunerazione del capitale investo” illegittimamente percepito dai gestori nel
periodo compreso tra luglio 2011 e la fine di quell'anno. L'AEEG ha costruito un
metodo che garantirà ai gestori un esborso minimo assai minore di quanto dovuto
visto che saranno detratti gli oneri finanziari, quelli fiscali e gli
accantonamenti per la svalutazione crediti.
Questa
metodologia smentisce in primis quanto la Corte Costituzionale aveva chiaramente
specificato nella sentenza di ammissibilità del quesito, ovvero che qualora il
referendum avesse avuto successo “la normativa residua, immediatamente
applicabile [...], non presenta elementi di contraddittorietà”. Inoltre
l'Authority, paradossalmente, non fa altro che confermare ciò che il Consiglio
di Stato aveva messo nero su bianco in un parere pubblicato a fine gennaio
scorso, ossia che l'applicazione degli esiti referendari “non sia stata coerente
- [...] - con il quadro normativo risultante dalla consultazione referendaria".
Con tale delibera l'affermazione del Consiglio di Stato, rivolta al passato,
torna ad essere di drammatica attualità. Inoltre viene completamente
contraddetto quanto il Consiglio di Stato aveva stabilito ossia che
l'abrogazione del 7% aveva effetto immediato a partire dal 21 luglio 2011.
Ma
l'AEEG riesce a compiere un ulteriore capolavoro: sconfessare il TAR Toscana che
nella sentenza di accoglimento del ricorso presentato dal Forum Toscano dei
Movimenti per l'Acqua aveva sancito che “il criterio della remunerazione del
capitale (...) essendo strettamente connesso all’oggetto del quesito
referendario, viene inevitabilmente TRAVOLTO dalla volontà popolare
abrogatrice...”.
Di
fronte all'ennesima dimostrazione della palese intenzione di non voler
rispettare la volontà popolare e mettere in discussione gli esiti del referendum
come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ribadiamo la nostra richiesta di
dimissioni dei vertici dell'Authority.
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