Nucleare Iran, ok storico: via le sanzioni. Israele: "Ora mondo è più pericoloso". Obama: "Ma vigileremo" VIDEO
A Vienna accordo tra delegati di Teheran e 5+1 per il
programma nucleare civile iraniano. Niente atomica per 10 anni e
ispezioni ai siti militari. Soddisfazione da parte Usa ed Europea.
Mogherini: "Intesa utile anche per la guerra all'Isis". Eni: possibile
ritorno in Iran
Accordo sul nucleare, festa per le strade di Teheran
Intanto, l'intesa apre nuovi scenari anche sul fronte economico. Secondo Roberto Luongo, direttore generale dell'Ice (l'agenzia italiana per il commercio), per il nostro Paese l'accordo può valere un incremento dell'export verso Teheran di 2 o 3 miliardi nei prossimi 3 anni. E ora anche Eni valuta un ritorno in Iran.
L'INTESA - L'accordo formale è stato raggiunto dopo aver superato gli ostacoli finali: l'intesa include un compromesso tra Washington e Teheran che permetterà agli ispettori Onu di chiedere di visitare anche i siti militari iraniani. Ma l'accesso tuttavia non verrebbe però necessariamente garantito, e Teheran avrebbe il diritto di appellarsi ad un tavolo arbitrale composto dall'Iran e dalle potenze del '5+1'. L'accordo impedirà anche a Teheran di produrre materiale sufficiente per la costruzione di un'arma atomica per almeno 10 anni e prevede nuove clausole per le ispezioni dei siti del Paese, inclusi quelli militari e il controverso sito di Parchin.
A suggellare l'intesa la riunione plenaria dei ministri degli Esteri di Iran e di quelli di Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Stai Uniti con l'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Federica Mogherini. Bruxelles ha prolungato di 6 mesi il congelamento delle sanzioni nei confronti di Teheran.
L'ACCORDO NEI DETTAGLI - SCHEDA
UN SUCCESSO PER OBAMA - Grazie a questo accordo l'Iran non sarà in grado di sviluppare la bomba atomica: così il presidente Usa, Barack Obama, sull'accordo raggiunto a Vienna. "Se l'Iran violerà l'accordo, tutte le sanzioni saranno ripristinate e ci saranno serie conseguenze". E' una grande vittoria per la diplomazia americana che ha dimostrato di poter portare a grandi cambiamenti. L'accordo "non si basa sulla fiducia ma sulla verifica". In base all'intesa l'Iran dovrà eliminare "il 98% delle sue riserve di uranio arricchito". "Oggi l'Iran ne ha sufficienza per fare 10 bombe atomiche, questo sarà ridotto a una sola arma", ha spiegato il presidente americano. Alle autorità iarniane ricorda: "Sarebbe irresponsabile allontanarsi da questo accordo". E al Congresso Usa intima: "Porrò il veto a qualsiasi legge che si opporrà all'attuazione" dell'intesa sul nucleare iraniano. Poi si rivolge agli iraniani: "È possibile cambiare. È possibile muoversi in una nuova direzione».
"Avevamo imposto delle sanzioni per arrivare a una soluzione diplomatica ed è quello che abbiamo fatto. Ogni strada verso l'arma nucleare è interrotta. Non ho dubbi che tra 10 o 15 anni, la persona al mio posto sarà in una posizione più forte". Barack Obama ha poi rispolverato una citazione del discorso inaugurale di John Fitzgerald Kennedy per salutare l'accordo, una frase che aveva già utilizzato nei momenti più delicati della trattativa. "Non negoziamo mai per paura ma non abbiamo paura di negoziare", ha affermato il presidente americano, citando il suo predecessore che con fermezza e spirito di apertura riuscì a evitare un conflitto nucleare sulla crisi dei missili a Cuba.
Obama deve fare i conti con l'opposizione sul fronte interno. "L'accordo con l'Iran alimenterà nel mondo la corsa alle armi nucleari", ha commentato a caldo lo speaker della Camera statunitense, il repubblicano John Boehner. Il presidente Usa ha avvertito i repubblicani, dicendo di essere pronto a usare il veto per salvare l'intesa.
ROUHANI: VIA LE SANZIONI SUBITO - "Dal giorno dell'applicazione dell'accordo tutte le sanzioni, anche l'embargo sulle armi e le sanzioni sui missili, saranno eliminate" e "non sospese". Lo ha annunciato il presidente dell'Iran, Hassan Rouhani, commentando il raggiungimento dell'accordo. Già prima di questo annuncio ufficiale l'agenzia di stampa iraniana Irna aveva anticipato lo stop delle sanzioni con l'avvio dell'applicazione dell'accordo. "Sanzioni finanziarie e bancarie, collegate ad assicurazioni, trasporti, raffinerie e metalli preziosi, saranno completamente eliminate, non sospese", ha detto Rouhani. "L'embargo sulle armi sarà eliminato e ci sarà una sorta di limitazione per cinque anni", che poi sarà eliminata, ha detto ancora il presidente iraniano.
IRA DI ISRAELE, NETANYAHU: UN ERRORE STORICO - L'accordo sul programma nucleare iraniano "è un errore di proporzioni storiche": lo ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Nel pomeriggio, all'inizio di una seduta straordinaria del Consiglio di difesa del suo governo, Netanyahu ha rincarato la dose: "Il mondo è molto più pericoloso" ed "Israele non si è impegnato" a rispettare l'accordo di Vienna sul nucleare iraniano perche l'Iran "insiste nel volerci distruggere. Noi ci difenderemo".
ZARIF: NON PERFETTO, MA POSSIBILE - L'accordo raggiunto tra i Paesi 5+1 e l'Iran sul programma nucleare "non è perfetto ma è quello che potevamo raggiungere": lo ha affermato il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, aprendo la riunione plenaria a Vienna con i colleghi delle sei potenze mondiali coinvolte, al fianco dell'Alto rappresentante della Politica estera Ue, Federica Mogherini. "E' un momento storico, apriamo un nuovo capitolo di speranza", ha aggiunto.
PUTIN SODDISFATTO - La Russia è soddisfatta dal raggiungimento di un accordo sul nucleare iraniano e ritiene che l'intesa darà alle relazioni bilaterali tra Mosca e Teheran "un nuovo potente impulso". Secondo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, l'accordo rimuove gli ostacoli perché l'Iran entri a far parte della coalizione internazionale contro l'Isis.
MOGHERINI: APERTO NUOVO CAPITOLO - L'intesa "non è soltanto sul programma nucleare" di Teheran ma apre un "nuovo capitolo delle relazioni internazionali": così l'Alto rappresentante della Politica estera Ue, Federica Mogherini, aprendo a Vienna la seduta plenaria con i ministri di Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania e Iran. "E' il risultato di un lavoro molto duro di tutti noi", ha aggiunto, ringraziando "tutti coloro che siedono a questo tavolo e anche chi sta dietro e ha lavorato per mesi e anni per raggiungere questo punto". Un accordo che, secondo Mogherini, è "anche utile per la guerra all'Isis".
GENTILONI: ACCORDO AIUTA STABILITA' REGIONE - "L'accordo complessivo sulla questione nucleare iraniana, annunciato oggi a Vienna, è un risultato a lungo atteso", ha commentato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Ottenuta grazie all'impegno di tutti i negoziatori e con un ruolo importante dell'Unione Europea, l'intesa di Vienna dimostra l'efficacia della diplomazia e del dialogo per contribuire a ridurre i rischi di instabilità nella regione".
SODDISFAZIONE MATTARELLA - "Va accolta con viva soddisfazione la notizia dell'accordo sulla questione iraniana raggiunto oggi a Vienna". Lo sottolinea Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.
ENI VALUTA RIENTRO - Eni apre a un possibile ritorno in Iran. "Se le sanzioni internazionali venissero sollevate e il governo iraniano proponesse un nuovo quadro contrattuale, più allineato agli standard internazionali e meno penalizzante per l'oil&gasl potremmo considerare nuovi investimenti nel Paese", ha detto un portavoce del Cane a sei zampe.
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