Grecia: vince il 'No' col 60%, Tsipras chiede all'Ue un nuovo patto. Domani Hollande-Merkel. Martedì vertice eurozona?
'No'
verso la vittoria al referendum in Grecia. Sul 40% dei voti reali scrutinati, il
'No' è al 60% contro il 40% del 'sì'. Un vantaggio difficilmente colmabile che
assegna la vittoria politica al premier Alexis Tsipras e al suo ministro delle
Finanze Varoufakis che su questo risultato avevano puntato la loro poltrona. Se
avesse prevalso il 'sì' agli accordi con i creditori internazionali, quel 'sì'
fortemente voluto dalla Merkel, Tsipras e Varoufakis si sarebbero dovuti
dimettere. Ora, incassata la vittoria che respinge le proposte dell'ex-Trojka -
in realtà già superate perchè ritirate dal tavolo qualche giorno fa - i due
vogliono andare subito a Bruxelles per negoziare un nuovo patto, più favorevole
alle posizioni del governo di Atene ma sono tutti da vedere quale saranno la
risposta e l'atteggiamento dell'Europa, restia a cacciare nuovo denaro per
aiutare Atene. Si sa che Tsipras vuole chiedere alla Bce una nuova liquidità' e
ai creditori internazionali un taglio del 30% del debito greco. "Possiamo
farcela in 48 ore" ha ripetuto oggi il premier davanti all'urna referendaria,
parlando come il vincitore del 'duello' con la Cancelliera e quasi dettando i
tempi per la conclusione di un nuovo piano che eviti il fallimento del paese
ellenico. Ma nessuno può dire cosa succederà nelle prossime 48 ore. Oggi però
tanto Hollande quanto Renzi hanno sollecitato l'Europa a non chiudere le porte
alle richieste di Atene . Berlino però resta fredda e non prevede un percorso
facile per i nuovi, inevitabili negoziati. E domani la Cancelliera tedesca
incontra Hollande a Parigi proprio sulla Grecia e si parla di un vertice dei
paesi dell'Eurozona già nella giornata di martedì.
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