Pompei, cancelli chiusi per assemblea 'a sorpresa'. Ira di Franceschini: danni incalcolabili
Coda di 2mila turisti, alla fine il sovrintendente ha aperto
personalmente i cancelli. L'assemblea ha deciso che "i dipendenti della
Soprintendenza lavoreranno di sera a costi inferiori e terranno aperte
anche più domus di quelle assicurate dalla Scabec"
IRA DI FRANCESCHINI - Un "danno incalcolabile": è il commento del ministro Franceschini, che sottolinea il rischio di vanificare i risultati raggiunti. Secondo il ministro la protesta "rischia di vanificare quei risultati straordinari raggiunti nell'ultimo anno che hanno rilanciato l'immagine di Pompei nel mondo. Non è possibile organizzare assemblee a sorpresa per impedire che il sito resti aperto con personale in sostituzione, con il risultato di lasciare centinaia di turisti in fila sotto il sole. Chi fa così - conclude Franceschini - fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa de male al proprio paese".
IL SOVRINTENDENTE - Dopo aver aperto personalmente i cancelli, Massimo Osanna, soprintendente di Pompei, commenta: "La chiusura dei cancelli è stata un colpo basso. Un comportamento irrispettoso nei confronti di centinaia di turisti non responsabili ed estranei a vicende interne all'amministrazione".
"FIGURACCIA MONDIALE" - "Anche il Partenone nei giorni di punta della crisi non ha mai chiuso i battenti ai turisti. Stiamo facendo una figuraccia mondiale e a pagare il conto sono, come al solito, gli ignari visitatori e le imprese turistiche che organizzano i viaggi e le escursioni in uno dei luoghi più visitati del nostro Paese - accusa Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di commercio di Napoli - Pompei dovrebbe essere il nostro migliore biglietto da visita; un biglietto già logoro e sgualcito da anni di colpevole incuria".
M5S: PAESE TAFAZZIANO - "Quello che è successo stamattina a Pompei ha effetti ancora più dannosi dei crolli degli ultimi mesi", spiegano i 5 stelle sottolineando che "Pompei è un sito archeologico ormai in declino, affidato a gente che doveva tutelarlo e che invece ha lasciato che incuria e corruzione dilagassero. Parliamo soprattutto dei 9 dirigenti del Mibact indagati nell'ambito di un'inchiesta della Corte dei Conti su Pompei, tra cui c'è anche Salvatore Nastasi. Oggi Franceschini si straccia le vesti, ma Nastasi è ancora al suo posto", osservano.
LA PROTESTA - Alla fine i lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia hanno adottato una decisione inedita e, cioè, di lavorare a costi inferiori rispetto alle maestranze della Scabec (società in house della Regione Campania) a cui sarebbero state affidate le aperture straordinarie notturne.
"I dipendenti della Soprintendenza lavoreranno di sera a costi inferiori e terranno aperte anche più domus di quelle assicurate dalla Scabec", ha spiegato il rappresentante sindacale aziendale della Cisl, Antonio Pepe. "La nostra sarà una 'protesta al contrario', anziché restare chiusi lavoreremo di più e pagati di meno. Vediamo se così il Mibact ci darà ascolto", ha concluso Pepe.
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