"Cannabis legale", la proposta di 218 deputati. No da Lega, Fi e Ap. Salvini "Io sarei per legalizzare la prostituzione"
Legalizzare
l'uso della cannabis: è la proposta di legge 'trasversale' sottoscritta da 218
deputati - più di un terzo dei 630 totali - presentata oggi a Montecitorio.
L'auspicio dei parlamentari dell'intergruppo per la cannabis libera (molti Pd,
molti M5s, molti della minoranza dem, quasi tutta Sel, un paio di azzurri) è che
la proposta, "migliorabile", possa diventare legge entro questa legislatura ma
si è subito alzato il fuco di sbarramento del centrodestra, da Fi alla Lega a
Fdi, e di Area popolare che è nella maggioranza. "Se lo possono scordare" ha
detto l'ex-ministro Lupi. "Il risultato? Aumento della diffusione della droga e
dei traffici della criminalità organizzata" hanno commentato Gasparri e
Giovanardi. No anche da Salvini: "Sono personalmente contrario: sarei per la
legalizzazione e la regolamentazione della prostituzione, perché fino a prova
contraria il sesso non fa male, la cannabis sì...". Secondo la pdl illustrata da
Benedetto Dalla Vedova, sottosegretario agli Esteri, eletto con Scelta civica e
ora al Misto, i maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis
per uso ricreativo, 15 grammi a casa e 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto per
i minorenni. Sarà inoltre possibile coltivare in casa fino a cinque piante e
detenere il prodotto da esse ottenuto, previa una semplice comunicazione. È
invece vietata la vendita del raccolto e la comunicazione. Consentita anche la
coltivazione in forma associata, attraverso enti senza fine di lucro e fino a 50
membri. Ogni Cannabis Social Club potrà così coltivare fino a 250 piante.
Prevista la vendita al dettaglio in negozi dedicati, forniti di licenza dei
Monopoli e previa autorizzazione. Vietata invece importazione ed esportazione.
Semplificate le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a
base di cannabis ed è permessa l’autocoltivazione a fini terapeutici. Sempre in
base alla proposta di legge rimangono ferme tutte le disposizioni di legge
inerenti lo spaccio con l’onere della prova che spetta a chi arresta e processa.
Non si potrà fumare cannabis in nessun luogo pubblico e in nessun luogo aperto
al pubblico, compresi i parchi. E così per la guida: resta infatti valido il
divieto di guida in stato di alterazione, con le relative sanzioni previste dal
codice della strada. I proventi derivanti dalla legalizzazione, prevede infine
la proposta, saranno destinati per il 5% a finanziare il Fondo nazionale per la
lotta alla droga.
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