"Borsellino va fatta fuori". Telefonata choc del medico a Crocetta. Procura: non risulta. Lui: mi sospendo
Spunta una intercettazione tra il governatore della Sicilia e
il suo medico personale, già agli arresti per truffa e peculato.
Crocetta: "Non ho sentito la frase". Ma poi si autosospende. La smentita
del procuratore Lo Voi arriva quando la polemica è già scoppiata. Da Renzi e Mattarella solidarietà alla Borsellino. Grasso: "Parole schifose"
CROCETTA: 'NON HO SENTITO QUELLA FRASE' - "Non ho sentito la frase su Lucia -, forse c'era una zona d'ombra, non so spiegarlo; tant'è che io al telefono non replico. Ora mi sento male". Così all'Ansa il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "Se avessi sentito quella frase, non so... avrei provato a raggiungere Tutino per massacrarlo di botte, forse avrei chiamato subito i magistrati. Non so... sono sconvolto. Provo un orrore profondo". "Ora capisco la reazione di Lucia (che qualche giorno fa ha lasciato l'incarico ndr) e la colgo", si sfoga Crocetta. In tanti vogliono le dimissioni del governatore, che però non ci sta. Crocetta ha chiesto di essere sentito dai magistrati per chiarire: "Sono vittima e difenderò il mio onore".
'MI AUTOSOSPENDO' - "Dimettermi? Sono accusato di qualcosa? Ho fatto qualcosa? Il destino della Sicilia può essere legato a una frase, che non ho sentito, pronunciata dal mio medico? Non lo so": è la prima reazione del governatore che poi temporeggia. "Prenderò la decisione finale nel giro di pochi giorni, dopo gli accertamenti" con la procura. "Non sono legato alla poltrona, ribadisco la mia estraneità a questa vicenda - sottolinea -. Ma quanto sta accadendo è più grave di un attentato fisico. Non intendo mettere la Sicilia nella condizione di subire attacchi, non faccio pagare prezzi al popolo siciliano".
Intanto si è autospeso "con effetto immediato", benché lo Statuto siciliano non preveda la possibilità di sospensione ma solo di dimissioni. Il presidente ha attribuito le sue funzioni al deputato del Pd, Baldo Gucciardi, entrato in giunta solo due giorni fa come assessore alla Salute.
'VOLEVANO ELIMINARMI' - "Oggi è stato un immenso dolore e una soffrenza inaudita", commenta poi dopo la smentita della procura di Palermo. "Non c'è dubbio. C'e' stata un'azione di dossieraggio contro di me - si sfoga - Volevamo farmi fuori, eliminarmi. Ci stavano riuscendo, ma tutto sta diventato chiaro e lo diventerà ancora di più".
CHI E' TUTINO - Il chirurgo estetico Matteo Tutino è da anni il medico personale di Rosario Crocetta. Un rapporto intenso, proseguito fino all'intervento della magistratura che il 29 giugno ha arrestato Tutino con l'accusa di falso, abuso d'ufficio, truffa e peculato, contestando un intreccio perverso tra incarichi pubblici e affari privati. Tutino, arrestato in una inchiesta sull'ospedale Villa Sofia, era già indagato perché non avrebbe avuto i requisiti per fare il primario di chirurgia. La borsellino si era dimessa dall'incarico di assessore proprio a seguito dello scandalo giudiziario.
TUTINO NEGA - "Il mio assistito, con il quale ho parlato, nega nel modo più assoluto di avere mai pronunciato quella frase su Lucia Borsellino". Lo afferma l'avvocato Daniele Livreri, difensore di Matteo Tutino, attualmente agli arresti domiciliari.
LUCIA BORSELLINO. MI VERGOGNO PER LORO - L'indagine è solo all'inizio, ma il primo effetto è arrivato proprio con le dimissioni di Lucia Borsellino, per scelta etica e perché ha scoperto di essere bersaglio delle offese del medico personale del suo presidente. Il segnale arriverà forte e chiaro: né Lucia, né i suoi familiari parteciperanno quest'anno alla commemorazione della strage di via D'Amelio. "Mi sento intimamente offesa e provo un senso di vergogna per loro". Così Lucia Borsellino ha commentato la frase di Tutino. Alla domanda su cosa pensi della giustizificazione di Crocetta, ha risposto glaciale: "Non spessa a me fare commenti al riguardo". Il fratello del magistrato ucciso, Salvatore Borsellino, dice invece di voler "andare a fondo su questa vicenda".
PROCURA SMENTISCE - Ecco le parole del procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi: "Ritengo necessario precisare che agli atti di questo ufficio - ed in particolare nell'ambito del procedimento n* 7399/2013/21 non risulta trascritta alcuna telefonata tra il Tutino ed il Crocetta del tenore sopra indicato. Analogamente i carabinieri del Nas che hanno condotto le indagini nel suindicato procedimento hanno escluso che una conversazione del suddetto tenore tra i predetti sia contenuta tra quelle registrate nel corso delle operazioni di intercettazione nei confronti del Tutino".
POLEMICA
E SOLIDARIETA' - Ma al momento della smentita di Lo Voi, la bufera
politica ha già investito Crocetta (che d'altra parte si è già
autosospeso). Mentre Beppe Grillo dal suo blog lancia l'hashtag #crocettadimettiti, arriva la condanna del presidente del Senato, Pietro Grasso:
"Parole schifose che offendono la dignità di Lucia Borsellino, la
memoria di Paolo, la Sicilia e l'Italia intera". Così Grasso su Facebook
commenta le frasi di Tutino. "Frasi inaudite e deprecabili", aggiunge la presidente della Camera, Laura Boldrini. In
mattinata sia il premier Renzi che il capo dello Stato Mattarella hanno
chiamato Lucia Borsellino per esprimerle solidarietà. Fa lo stesso
anche il ministro dell'interno Angelino Alfano: "Sdegno e affettuosa
vicinanza per quelle parole che pesano in modo gravissimo e
incancellabile sulla coscienza di chi le ha pronunciate".
CONDANNA DEL PD - "Inevitabili dimissioni Crocetta
e nuove elezioni" in Sicilia, scrive su Twitter Davide Faraone. "Quelle
parole su Lucia Borsellino una vergogna inaccettabile", denuncia il
sottosegretario Pd all'Istruzione, tra i più vicini a Matteo Renzi. "Esprimo a nome di tutto il Pd - dice Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del Pd - la
nostra vicinanza e la nostra amicizia a Lucia Borsellino. Le parole ma
anche i silenzi che emergono dalle intercettazioni e che coinvolgono la
sua persona e un martire della Repubblica come Paolo Borsellino sono
gravi, inaccettabili e provocano ribrezzo. Al netto dei
rilievi giudiziari, la vicenda non può non coinvolgere la
responsabilità politica a partire da quella del presidente della regione
Sicilia. Chiediamo che Crocetta chiarisca, anche se il tutto appare purtroppo abbastanza chiaro".
Il segretario regionale del Pd Fausto Raciti ha convocato l'esecutivo regionale
del partito nella sede di via Bentivegna a Palermo. Alla riunione anche
i segretari provinciali, il presidente della direzione regionale
Giuseppe Lupo, l'assessore Baldo Gucciardi e il presidente del gruppo
all'Ars Antonello Cracolici.
Nessun commento:
Posta un commento