Migranti, il piano: hub in ogni Regione. Ungheria alza muri, Cameron: no quote Zaia insiste: "Abbiamo già dato"
Il leader leghista contesta le parole durissime del Papa
contro l'indifferenza che circonda migranti e rifugiati. Emergenza
Ventimiglia, continua il blocco delle frontiere. Migranti stremati, casi
di scabbia. Ok agli hub regionali per la prima accoglienza. E si scopre
che Lombardia e Veneto hanno accolto meno migranti di quanto era stato
deciso
MATTONE SU MATTONE - I lavori preparatori per la barriera dovrebbero essere completati entro mercoledì prossimo. "Naturalmente informeremo i nostri colleghi serbi nel dettaglio", ha aggiunto il ministro. La scorsa settimana il premier conservatore ungherese Viktor Orban aveva annunciato che avrebbe chiuso il confine per limitare l'accesso degli immigrati e dei richidenti asilo nel Paese. Nel 2014 l'Ungheria ha accolto più rifugiati pro capite di qualsiasi altro Paese Ue, Svezia esclusa: più di 54mila dai 2.000 del 2012. Il 95% di questi passa attraverso la frontiera con la Serbia.
Secondo il governo ungherese, la decisione di costruire un muro lungo il confine con la Serbia per impedire il passaggio dei migranti "non contravviene ad alcun trattato internazionale. Anche altri Paesi hanno optato per la medesima soluzione", ha sottolineato il capo della diplomazia di Budapest, citando Bulgaria, Grecia e Spagna. Secondo Szijjarto, "tra tutti i Paesi dell'Unione europea, l'Ungheria è quella che subisce la pressione migratoria più forte. Per questo deve agire", ha commentato il ministro. Così mentre l'Europa cincischia, sorda persino agli appelli italiani, c'è chi ne approfitta per una svolta dai pesanti richiami storici. Da Budapest parte il tam tam dell'accoglienza zero e trova nuova linfa la mistica dell'Europa sotto assedio che deve chiudere le sue passerelle.
L'agenzia Onu per i rifugiati, l'Unhcr, ha condannato il piano dell'Ungheria: "Il diritto ha richiedere asilo è un diritto umano inalienabile. Per questo siamo preoccupati che erigere una barriere metterebbe troppe barriere a questo diritto", ha detto a Reuters il portavoce regionale dell'Unhcr, Kitty McKinsey.
PARLA FRANCESCO - L'esatto contrario di quanto chiesto oggi da Papa Francesco, con parole durissime, al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro: "Invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca aiuto, che cerca di essere custodita" è il grido di dolore del Papa. Appello che si muove tra cronaca e calendario.
Sabato prossimo ricorre infatti la Giornata mondiale del rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite e il Papa, se non bastassero le immagini di disperazione che rullano in tv, quasi urla la sua preoccupazione: "Preghiamo per tanti fratelli e sorelle che cercando rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità. Incoraggio l'opera di quanti portano loro un aiuto e - ha concluso il Papa - auspico che la comunità internazionale agisca in maniera concorde ed efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate".
IRONIA LEGHISTA - "Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?". "Il problema è che i rifugiati sono un quarto di quelli che arrivano, noi non abbiamo bisogno di essere perdonati", è la pronta replica, tutta ad uso mediatico, di Matteo Salvini su Radio Padania. E a proposito di accoglienza il leader del Carroccio sfida il Pontefice con queste parole. "Sono curioso di vedere se a Torino incontrerà qualche sfrattato torinese". E il leader leghista poi insiste e twitta: "Papa Francesco: 'Chiediamo perdono per persone e istituzioni che chiudono porta ai rifugiati'. Curiosità: il Vaticano quanti ne ospita?".
LA REPLICA DI VENDOLA - "Fosse per Salvini, anche quel Papa straniero dovrebbe tornarsene a casa...#migranti #PapaFrancesco", ha scritto su twitter Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà.
CAMERON - l premier britannico, David Cameron, ha detto che per fermare il traffico dei migranti dalla sponda Sud del Mediterraneo serve "un approccio globale" e che il Regno Unito metterà a disposizione dell'Italia "uomini e risorse" per collaborare con i servizi segreti italiani in Sicilia. Intervenuto dopo un bilaterale a Expo 2015 con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, Cameron ha affermato: "C'è bisogno di un approccio globale, ci vuole un nuovo governo in Libia che dia la caccia alle gang criminali, un approccio globale per lavorare con voi, con i vostri servizi di intelligence in Sicilia, dove noi metteremo gente e risorse per cercare di rompere il collegamento" fra immigrati e scafisti.
Cameron ha aggiunto che "la crisi dell'immigrazione è una cosa sulla quale ci rendiamo conto assolutamente" che serve "lavorare insieme a livello europeo. La Gran Bretagna gioca il suo ruolo non solo con sue navi nel Mediterraneo, ma anche con un grosso programma di aiuti nel Nordafrica che stiamo aumentando per provare a stabilizzare quei paesi". Nessun accenno a un possibile impegno ad accogliere i profughi.
NUOVO NO DI ZAIA - "Ho ribadito al ministro Alfano il no del Veneto ad accogliere altri immigrati", ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lasciando la riunione al Viminale con il ministro dell'Interno, le altre Regioni e l'Anci sul piano di accoglienza dei migranti. Non si tratta, ha aggiunto, "di una questione politica visto che abbiamo detto no nel 2011 anche al governo Berlusconi. Abbiamo già dato, ospitiamo 3.966 persone e non siamo disponibili ad averne di più".
IL PIANO PER LE REGIONI - Il Governo procederà alla realizzazione degli hub regionali di prima accoglienza e smistamento dei migranti. E finanzierà i nuovi bandi per lo Sprar, il sistema di accoglienza dei profughi nei Comuni, ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, al termine della riunione al Viminale con il ministro dell'Interno sull'immigrazione.
"Abbiamo avuto rassicurazioni sull'individuazione e l'organizzazione degli hub regionali, sull'accelerazione delle procedure per gli aventi diritto all'asilo, sui nuovi bandi per lo Sprar", ha spiegato Chiamparino sottolineando che "l'opposizione di alcune regioni del Nord è esclusivamente politica".
Chiamparino ha sottolineato che c'è una "disponibilità di quasi tutti a individuare gli hub che dovranno fare la prima accoglienza e quindi coordinare il coinvolgimento dei territori per un'accoglienza diffusa: negli hub dunque i migranti rimarranno solo qualche settimana" e, ha precisato, "i costi sono a carico dello Stato sia per la realizzazione degli hub che per i bandi Sprar". Il presidente dell'Anci, Piero Fassino, ha confermato che "il governo si impegna a creare gli hub e ha chiesto alle Regioni di proporre i luoghi dove verranno realizzati". Inoltre il sindaco di Torino accoglie positivamente il proposito del governo di rinnovare i bandi Sprar per concedere "le risorse necessarie ai comuni per l'accoglienza dei profughi".
Inoltre, continua Chiamparino, "la deroga al patto di stabilità per i Comuni che accolgono immigrati è stata sostenuta da Alfano e ora dovrà essere decisa dal Governo nel suo complesso. Abbiamo avuto - ha spiegato Chiamparino - risposte rassicuranti sull'organizzazione degli hub regionali di prima accoglienza e sull'accelerazione delle procedure per la valutazione di chi ha diritto all'asilo".
I NUMERI - Su circa 60mila immigrati sbarcati sulle nostre coste e accolti nei centri dedicati, la Lombardia ne ospita 6.745 invece degli 8.861 previsti, 2.116. Il Veneto è in 'debito' di 1.926, perché ne accoglie 3.076 rispetto ai 5.002 previsti. La Toscana è sotto di 1.136 migranti visto che ne accoglie attualmente 3.686 contro i 4.822 programmati. E in 'credito', invece, il Lazio che ne ha 8.482 invece dei 5.050 previsti, con un saldo positivo di 3.432.
BUON RAMADAN - "I migliori auguri per questo mese di pace e compassione", ha scritto su Twitter Federica Mogherini, alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, utilizzando l'hashtag 'Ramadan Kareem', espressione araba che significa 'Il Ramadan è generoso'.
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