Stop ai vitalizi per i condannati: arriva la delibera della Camera, poco dopo l'Ok del Senato. Ma è polemica
I 5 Stelle attaccano: "Delibera farsa salva molti e colpisce una piccola cerchia. Ancora una volta la casta si è autoassolta"
Redazione Tiscali
Ok dell'Ufficio di presidenza della Camera alla delibera che blocca la corresponsione dei vitalizi agli ex deputati condannati per reati considerati gravi. Fi e M5S abbandonano la seduta, e i rappresentanti di Ap non hanno partecipato al voto. Nessun voto contrario mentre a favore hanno votato Pd, Sel, Sc, Fdi e Lega. Ma sulla delibera esplode la polemica del Movimento 5 Stelle.
Ok anche al Senato - Intanto, nel tardo pomeriggio, anche il Consiglio di presidenza del Senato ha approvato la delibera che abolisce i vitalizi per i condannati. A palazzo Madama M5s e Gal hanno votato contro. La delibera passa con 8 sì, 2 no (Gal e M5S) e 1 astenuto (Berger,gruppo Aut). Il presidente Grasso e De Poli (Ap), pur essendo presenti non hanno votato. Il primo perché per prassi non vota e il secondo perché in disaccordo con la delibera."Non ci riconosciamo in questa delibera", ha detto il questore Laura Bottici uscendo. Fi aveva abbandonato i lavori.
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Grasso: segnale forte e concreto - "Un segnale forte, significativo e concreto delle istituzioni ai cittadini. Un bel segnale", ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso commenta su twitter il "si" del Consiglio di presidenza alla delibera che taglia il vitalizio ai parlamentari condannati.
La delibera - E' previso lo stop ai vitalizi per i reati considerati gravi e che ledono la dignità della carica di parlamentare e di chi la ricopre (la scheda con i nomi). Si tratta prevalentemente di reati di mafia, contro la pubblica amministrazione e delle condanne in via definitiva a più di due anni per reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei anni, sulla scia di quanto enunciato dalla legge Severino. Nella votazione non sono emersi voti contrari. I vitalizi non verranno sospesi nel caso in cui il deputato condannato riceva la riabilitazione: in quel caso, dopo che egli la avrà comunicata alla Camera, i vitalizi verranno corrisposti nuovamente dalla data della presentazione della domanda legittimamente presentata e accolta.
M5S: delibera farsa - "Questa delibera è solo una farsa, che salva la stragrande maggioranza dei politici condannati, tutti i loro amici di tangentopoli, e colpisce solo una piccola cerchia. Ancora una volta la casta si è autoassolta e continuerà a godere di vitalizi pagati dai cittadini italiani". Così i deputati del MoVimento 5 Stelle che hanno abbandonato l'ufficio di presidenza alla Camera. "Si tratta di una delibera scritta dal Pd con i presidenti delle Camere, cambiata 25 volte con una gara al ribasso come negli appalti truccati - continuano i deputati M5S -. Abbiamo abbandonato la seduta perché non ci hanno concesso di votare le nostre proposte migliorative del testo che appare studiato scientificamente per salvare determinati politici e colpire alcuni capri espiatori che non servono più". "Chiederemo agli uffici di presidenza di abolire veramente tutti i vitalizi ai condannati - concludono - siamo già al lavoro su una nuova delibera".
Cancellazione coerente con rispetto Istituzioni - "La nostra è una scelta di forte moralizzazione della funzione politica, che deve poter garantire la dignità del Parlamento e rafforzarne il patto di fiducia con i cittadini - si legge in una nota a firma di alcuni componenti dell'Ufficio di presidenza della Camera. "Anche alla luce dei numerosi e non unanimi pareri di qualificati costituzionalisti, ribadiamo la nostra condivisione della proposta di delibera avanzata dai Presidenti Grasso e Boldrini, al cui giudizio ci affidiamo per quanto concerne la costituzionalità e la legittimità del provvedimento, nonché della prevista restituzione dei contributi, detratti gli importi già percepiti come vitalizio e pensione, e della possibilità di tornare a percepire la pensione in caso di riabilitazione che estingua il reato", hanno dichiarato Marina Sereni, Roberto Giachetti, Paolo Fontanelli, Anna Rossomando, Margherita Miotto, Caterina Pes, Valeria Valente, Giovanni Sanga, componenti del Pd.
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