La scuola in piazza contro la riforma Renzi. A Roma in 100.000. Il premier "Ascoltiamo, ma avanti con la testa dura"
Sciopero
generale della scuola - studenti, insegnanti e precari - con cortei in sette
città contro la riforma targata Renzi ma il premier non si fa impressionare e,
dopo l'Italicum dice: "Avanti, con la testa dura", mentre il ministro Giannini
parla di "sciopero politico". Uno sciopero generale che arriva sette anni dopo
l'ultimo, quello contro la riforma Gelmini e che ha nel mirino la riforma del
governo in questi giorni all'esame del Parlamento, una riforma che tra l'altro
assegna più poteri ai presidi. Alle manifestazioni hanno partecipato decine di
migliaia di persone ("A Roma siamo in 100.000" hanno detto gli organizzatori,
molto partecipata anche la protesta di Milano), forse un milione in tutta
Italia, in testa tutti i sindacati della scuola, i docenti, i precari, il
personale e, ovunque, gli studenti con lo striscione 'La buona scuola siamo
noi'. A Milano gli studenti hanno esposto un ritratto di Matteo Renzi con le
orecchie d'asino e la scritta 'bocciato', su un camioncino dei sindacati la
scritta 'Renzi vai a squola'. In corteo a Roma anche esponenti della minoranza
Pd come Fassina e Civati, molto critici sulla riforma targata Renzi. Il ministro
Giannini in varie interviste ha criticato lo sciopero che sarebbe "senza
presupposti" e legato a strategie elettorali. "Se da sette anni non c'era uno
sciopero generale del comparto, è perché da sette anni non ci si occupava di
scuola per cambiarla" ha commentato. Le ha indirettamente risposto Susanna
Camusso, segretario generale Cgil: "Si trasforma la scuola in una scuola che
vale solo per quelli che hanno condizioni agiate, mentre invece il grande tema è
quello di una scuola pubblica che contrasti la dispersione". Miglaia e migliaia
in piazza dunque ma il premier pur dicendosi disponibile ad ascoltare, non
recede:"Ci sono tante persone che oggi protestano, noi ascoltiamo, perché è
giusto ascoltare, parlare ma siamo il primo governo che mette 3 miliardi sulla
scuola". E ancora: "Abbiamo intrapreso il percorso di grandi Riforme e andremo
avanti con testa dura. Abbiamo mantenuto la promessa della legge elettorale
varata ieri e andiamo avanti su questa strada". La moglie di Renzi, Agnese,
insegnante a Pontassieve, stamane era regolarmente a scuola.
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