Esproprio milionario
Oltre 900 mila euro per recuperare il teatro romano
È FORSE il più massiccio investimento sulla cultura e la valorizzazione del patrimonio storico artistico che la città ricordi.
Ma è anche l’ultimo treno che il
Comune ha per usufruire del
finanziamento regionale accordato ormai nel lontano 2009. È
di 902.072 euro l’importo necessario per l’abbattimento degli immobili che sorgono sopra
l’antico teatro romano in via di
recupero ormai da quasi un decennio. Il Comune ha concluso
le trattative con i sei proprietari
degli immobili di via La Palma,
quelli che per anni, per comprensibili esigenze abitative ma
anche a causa di un’impasse
amministrativa infinita, hanno
impedito che i lavori di recupero dei resti dell’anfiteatro di
epoca romana arrivassero a
compimento. Un’opera straordinaria, rimasta nascosta e che
ora potrebbe tornare alla luce. I
tempi sono strettissimi. L’acce -
lerata del Comune è arrivata
anche perché la Regione avrebbe atteso solo fino ad ottobre,
poi il finanziamento di 460 mila euro sarebbe andato perso.
Al Comune l’onere di fare uno
sforzo finanziario in più per
assicurarsi l’accordo con i prop r i e t a r i , t u t t i
cont a t t a t i ne i
mesi scorsi per
concludere la
cessione bonaria. Se le stime
iniziali dell’uf -
f i c i o L a v o r i
pubblici aveva
calcolato costi
di esproprio per
674 mila euro,
la trattativa privata è venuta a
c o s t a r e c omp le ss ivam en te
733 mila euro,
spicciolo più,
spicciolo meno. A cui si devono aggiungere
le spese notarili per quasi 170
mila euro. La giunta ha preferito tirare dritto. E riconoscere ai
proprietari le cifre accordate.
La residenza più costosa sarà
risarcita con 350 mila euro,
seguita da un altro appartamento di 160 mila e ancora un altro
di 134 mila euro. Gli altri tre
locali sono cantine-deposito,
che vanno dai 25 ai 35 mila
euro di valore.
L’iter ora dovrebbe andare
avanti in tempi celeri. La giunta
ha già dato mandato al segretario comunale Marco Raponi di
stipulare il rogito notarile e al
dirigente del dipartimento finanziario di sottoscriverlo. Dei
442 mila euro che graveranno
sulle casse comunali, 200 mila
euro saranno iscritti nel bilancio 2012 mentre la restante parte nel bilancio 2013. Il tutto è
stato già inviato alla Direzione
r egiona l e progr amma z ione
Metà dei costi
coperti dalla Regione
Al via il rogito
Economica, Ricerca e Innovazione e al settore Lavori pubblici. Ora non resta che attendere
che l’antico teatro risalente al I
secolo a.C torni alla luce nella
sua interezza, forte di una storia
che lo vuole più antico del primo teatro costruito a Roma,
unico nel suo genere a sorgere
nel centro cittadino, proprio sul
tracciato della via Appia per
consentire il facile accesso ai
romani dell’epoca. Potrebbe
trattarsi di una rivoluzione urbanistica ma anche culturale
per il centro storico di Terracina. Ma fino a quando non si
vedranno i fatti, il condizionale
resta d’obbligo.
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