Lazio: Polverini da Monti, dimissioni dell'opposizione
Intanto le opposizioni in Consiglio regionale annunciano le dimissioni irrevocabili dei consiglieri
(ASCA)
- Roma, 24 set - Ieri sera, a sorpresa, Renata Polverini ha chiesto di
incontrare il premier Mario Monti. Da qui l'ipotesi che le sue
dimissioni potessero arrivare da un momento all'altro. La governatrice
del Lazio è arrivata a Palazzo Chigi alle 19,30. L' incontro è durato
all'incirca 40 minuti e si è svolto dopo che Polverini aveva partecipato
a un convegno dov'era presente anche il presidente Giorgio Napolitano.
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Per evitare supposizioni, la governatrice ha diffuso un comunicato al termine del colloquio con il premier: ''Ho chiesto al presidente del Consiglio, Mario Monti, un breve incontro per informarlo della situazione che si è verificata in Regione; mi sembrava corretto farlo considerato che il Lazio è una realtà certamente non marginale sotto il profilo economico e istituzionale del nostro paese. Il colloquio e' stato cordiale come sempre''. Nessun riferimento a possibili dimissioni.
La giornata di ieri è stata caratterizzata anche dalle dimissioni irrevocabili dei consiglieri regionali di opposizione che chiedono lo scioglimento dell'assemblea della Pisana e le elezioni anticipate. Alle dimissioni dei 14 rappresentanti del Pd che hanno lanciato l'iniziativa, sono poi arrivate quelle dei 5 rappresentanti dell' Idv, dei 2 due di Sel, del verde Angelo Bonelli e del socialista Luciano Romanzi.
''La maggioranza è orgogliosamente al fianco di una presidente di Regione onesta e determinata, incitandola a proseguire nell'incisiva azione di governo fin qui svolta'', si legge in un comunicato che replica alla presa di posizione dell'opposizione. ''La maggioranza della Regione Lazio - prosegue la nota - giudica infantile l'atteggiamento di una minoranza che prima vota con noi provvedimenti essenziali per restituire moralità e credibilità alla politica per poi tentare di oscurarli con un'incomprensibile dietrofront rappresentato dalla sceneggiata delle finte dimissioni, miranti esclusivamente a placare l' ansia propagandistica dei loro partiti''.
Per ottenere tecnicamente l'immediato scioglimento del Consiglio regionale sarebbe necessario che si dimettessero i rappresentanti dell' Udc che fanno parte della maggioranza e che finora hanno invece confermato il sostegno a Polverini.
Pier Ferdinando Casini non stacca la spina alla Polverini. ''La polemica del Pd mi fa scappare da ridere e da piangere. Si sono accorti ora che ci sono sprechi? Perche' non se ne sono accorti quando hanno votato in ufficio di presidenza?'', dichiara il leader dell'Udc ai microfoni di Skytg24. Poi aggiunge: ''Se noi vogliamo essere seri, vediamo lo schifo e cerchiamo di porre rimedio. Se vogliamo strumentalizzare, allora ognuno fa quello che ritiene. Noi siamo stati l'unico partito a spiegare che il federalismo non avrebbe risolto i problemi anzi, rischiava di aggravarli.''. Smentita, nel corso dell'intervista, l'ipotesi di un passaggio della Polverini nelle file dell'Udc.
L'opinione di Casini non e' pero' condivisa da Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc. Che dice la sua in una intervista a ''Repubblica'': ''La Polverini farebbe bene a lasciare, non puo' far finta di nulla. Avrebbe fatto meglio a dimettersi per la dignita' sua e di tutta la politica. Se fossi al posto dei nostri consiglieri, mi dimetterei, ma rispetto l'autonomia e le idee dei nostri esponenti politici locali''. Agostino Vallini, cardinale vicario di Roma, prende posizione parlando di ''scandali e abusi di denaro pubblico intollerabili''.
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ribadisce: ''Gli sprechi di cui si sente parlare in questi giorni sono una cosa vergognosa''.
Assai preoccupata la posizione di Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti: ''Non pensavamo che si potesse giungere a tanto''
Un allarme arriva anche da Gianni Alemanno, sindaco di Roma: ''Dobbiamo guardarci in faccia e aprire un dibattito serio, non dilatorio. Credo serva un azzeramento totale all'interno del centrodestra. Dobbiamo rifondare una realta' che ha bisogno non solo di valori, che ci sono, o di riferimenti politici ma anche di comportamenti che rendono credibili questi valori''. Il primo cittadino conferma tuttavia la posizione contraria allo scioglimento dell'Assemblea regionale.
In un video che appare sul suo blog, Alemanno precisa: ''Non dobbiamo fare il facile gioco del capro espiatorio. Quando vedo per esempio il Pd che chiede le dimissioni della presidente Polverini mi viene quasi da sorridere, se la situazione non fosse drammatica. Ogni partito, ogni gruppo nella Regione Lazio, sapeva come venivano ripartiti i fondi. Forse quello che meno sapeva era il presidente della Regione che non era direttamente dentro il Consiglio''.
Nella giornata di oggi Polverini esaminerà la situazione che si è venuta a creare con le dimissioni dei consiglieri dell'opposizione. Se tecnicamente l'Assemblea regionale non è obbligata a dimettersi, politicamente la maggioranza della Pisana appare dimezzata.
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