mercoledì 19 settembre 2012

Estorsioni e depistaggi in Puglia


Estorsioni e depistaggi
in Puglia: fra gli arrestati
anche 4 carabinieri

Dopo l'omicidio Pignatelli
salto di qualità delle indagini

Un anno di serrata attività investigativa tra i clan del Foggiano consente a Procura e Polizia di svelare le collusioni tra gruppi criminali e soggetti dell'Arma  con incarichi di supporto
Agenti di polizia in azione (ANTIC)
Agenti di polizia in azione (ANTIC)
Foggia, 18 settembre 2012 - Ci sono anche quattro carabinieri tra le sedici persone arrestate stamane da agenti del commissariato di Polizia di Lucera, in provincia di Foggia, nell'ambito dell'operazione 'Reset', coordinata dalla Procura della Repubblica della città federiciana. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, incendi, estorsioni ai danni di attività commerciali del territorio.
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GRAVE ACCUSA - I carabinieri infedeli, all'epoca dei fatti in servizio alla compagnia di Lucera, avrebbero rallentato e depistato le indagini, non consentendo la cattura di uno degli indagati, già coinvolto in una precedente operazione della polizia.
'FARE PULIZIA' - Le indagini sono durate circa un anno e hanno riguardato un gruppo criminale già messo sotto osservazione dopo l'omicidio di Fabrizio Pignatelli il 30 agosto 2011, mentre si trovava nei pressi dell'Atlantic City (il circolo ricreativo di cui era titolare proprio a Lucera). A cinque persone l'ordinanza è stata notificata in carcere, un'altra si trova ai domiciliari. Il nome dell'operazione, 'Reset', é stato scelto perché l'obiettivo dell'inchiesta era ed è di fare pulizia della criminalita' lucerina.

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