giovedì 13 settembre 2012

Lavoro, è scontro Cgil-Monti


Lavoro, è scontro Cgil-Monti

Il Prof attacca lo statuto dei lavoratori.

Guerra aperta tra il presidente del Consiglio, Mario Monti e il segretario della Cgil, Susanna Camusso.
Tema della discordia: il lavoro.
Al leader sindacale non sono, infatti, andate giù le parole affermate dal premier collegato in videoconferenza durante un convegno dell'università Roma Tre: «Certe disposizioni dello Statuto dei lavoratori ispirate all'intento nobile di difendere i lavoratori», ha detto Monti giovedì 13 settembre «hanno determinato insufficiente creazione di posti di lavoro».
NESSUNA IDEA. Apriti cielo. La risposta targata Cumusso è arrivata come un fulmine a ciel sereno: «Penso che sia la dimostrazione che questo governo non ha idea su cosa fare per lo sviluppo e la crescita». Non solo. «Pare che il governo abbia esaurito qualunque spinta propulsiva. La ripetizione di un film che abbiamo già visto».
CERCASI CRESCITA. Camusso è un fiume in piena: «Ci dica il governo cosa vuol fare per la crescita». «Non vorrei che qualcuno, siccome non c'è una idea su nulla, si reiventasse una logica contro i lavoratori. Mi pare che abbiamo fatto già abbastanza contro i lavoratori».
Per il numero uno della Cgil «si continua a riproporre ricette che hanno già dimostrato la loro fallimentarietà oppure si butta la palla in un altro campo, come hanno fatto sulle questioni della produttività».
E ancora. «È il peggiore liberismo, quello che ha teorizzato che la diseguaglianza abbia fatto crescere il mondo sono quattro anni che il mondo non sa uscire dalla crisi determinata proprio da quella logica lì».

Nessun commento:

Posta un commento