La coscienza di Zeman: oltre alla Juve non fa sconti ad Abete, Roma e Moratti
12 settembre alle 22:00
Meno male che Zeman c'è. Ritornato in serie A a 65 anni, alla guida di una Roma sempre più ambiziosa e sempre più americana, il tecnico boemo si cala con disarmante disinvoltura nel ruolo di Grillo Parlante del nostro calcio e, come sempre, dice ciò che pensa sapendo ciò che dice.
Lo riprova l'intervista rilasciata a Sette le cui anticipazioni, diffuse in giornata, stanno già scatenando molteplici reazioni. Nel Palazzo del calcio e anche dentro la stessa Roma, intesa come società il cui principale azionista di minoranza è Unicredit, cioè la banca che l'ha ceduta alla cordata nordamericana. Perchè il bello di Zeman è che non fa sconti a nessuno: alla Juve (e questo lo sapevamo già), come al proprio club come ad Abete, capo del calcio italiano, come a Moratti.
Zdenek dixit: "Abete non è nemico mio. E' nemico del calcio". Fuori uno.
"Nel calcio c'è qualche miglioramento, ma temo che sia più per pura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi. Il calcio dovrebbe essere semplicità, bisogna vincere dimostrandosi superiori su campo e non fuori dal campo". Fuori due.
Moratti lo voleva all'Inter? "Molte parole, ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare". Tradotto in soldoni: se il presidente dell'Inter mi h ercato, perchè non mi ha preso? Forse perchè non avrei avuto carta bianca. Fuori tre.
Le società di calcio quotate in Borsa, come lo è anche la Roma? "Il calcio deve star fuori dalla finanza e dalla poliica". Fuori quattro.
Parole sante, ma, se questo non è un siluro a Unicredit, certamente non è un complimento. En passant: un prestigioso dirigente della banca è l'attuale presidente della Lega, dimissionario dal marzo 2011 per manifesta incapacità dei presidenti di serie A di trovare un accordo sul successore: roba che neanche su Marte permetterebbero una situazione del genere.
Secondo voi, a chi saranno fischiate le orecchie? Lunga vita a Zeman, come dice lo striscione inalberato dai tifosi interisti, icona del calcio pulito.
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