Hillsborough, 96 morti: la polizia inglese mentì. Il premier Cameron chiede scusa
12 settembre alle 23:50
Colpa di quegli hooligan ubriachi, bestie irresponsabili, non paghe di quanto già avevano combinato nella maledetta notte dell'Heysel, i 39 morti nella finale di Coppa dei Campioni tra Juve e Liverpool. Fu facile il 16 aprile del 1989 trovare il colpevole: dopo che la sera prima 96 tifosi dei Reds (ancora) avevano perso la vita a Sheffield, nella semifinale tra il Liverpool e il Nottingham Forest, schiacciati e soffocati nella calca, la più grande tragedia dello sport inglese.
Invece, 23 anni dopo, emerge un'altra verità: la polizia non ha agito nel modo corretto, i soccorsi non sono stati efficaci, le negligenze sono state occultate e le responsabilità sono state scaricate ingiustamente sui tifosi.
Un report indipendente redatto in 18 mesi prova a fare chiarezza sulla tragedia di Hillsborough e sulla morte di 96 persone che, il 15 aprile 1989, erano allo stadio Sheffield per assistere alla semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest.
Il contenuto del testo di 395 pagine redatto dall'Hillsborough Independent Panel, basato sull'analisi di 450.000 documenti raccolti da 80 diverse organizzazioni, è tale da spingere il premier britannico David Cameron a "chiedere scusa" ai parenti delle vittime per la "doppia ingiustizia: l'incapacità di proteggere le vite dei loro cari e l'imperdonabile attesa per arrivare alla verità".
La relazione, che potrebbe costituire la base per una nuova inchiesta, ha chiarito che i tifosi del Liverpool «non sono stati la causa del disastro». L'apertura di un cancello del settore Leppings Lane End dello stadio di Hillsborough segnò l'inizio della tragedia. Migliaia di supporter dei Reds, rimasti fuori dall'impianto, cercarono di riversarsi sugli spalti già gremiti. Secondo le inchieste ufficiali, alle 15.15 tutte le 96 vittime erano già decedute. Ora, invece, si scopre che 59 erano ancora vive e anche almeno 41, secondo il report, avrebbero potuto essere salvate se avessero ricevuto soccorsi tempestivi.
Il lavoro del Panel accende i riflettori su «evidenti lacune operative» e specifica «in maniera definitiva» che i tifosi del Liverpool «non hanno causato e non hanno contribuito alla morte» delle vittime, come sostenuto a più riprese dalle forze dell'ordine. Si punta il dito, in particolare, verso la polizia del South Yorkshire che avrebbe anche imbeccato alcuni media fornendo versioni parziali e infondate. Le inchieste ufficiali sarebbero state macchiate dalle «modifiche significative» apportate a 164 testimonianze, con l'obiettivo di assolvere agenti e soccorritori da evidenti responsabilità. L'analisi dei documenti, compresi filmati televisivi, ha mostrato che «i pochi isolati episodi di comportamenti aggressivi e di abusi verbali» dei tifosi «erano causati da frustrazione e disperazione. La stragrande maggioranza dei fans sul terreno di gioco cercava di aiutare i soccorritori e portava via morti e feriti». No, nessun hooligan ubriaco e nessuna bestia irresponsabile.
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