Fiorito accusa due pontini: Galetto e Cecinelli
21/09/2012, di Redazione (online).
Franco Fiorito si difende e accusa consiglieri regionali e vertici della Regione Lazio. Tra loro – scrive Il Messaggero – i nomi di due pontini sono stati pronunciati nel corso dell’interrogatorio con i magistrati da parte dell’ex capogruppo del Pdl alla Pisana, sono quelli di Nazzareno Cecinelli, il segretario generale della Regione, e Stefano Galetto, uno degli otto consiglieri regionali che secondo Fiorito avrebbero effettuato le spese pazze, quelle che nulla hanno a che fare con l’attività politica dei gruppi consiliari.
Sono otto i consiglieri chiamati in causa dal «federale di Anagni», come viene chiamato dalle sue parti, tra i quali appunto Stefano Galetto, ex An, ex assessore al Comune di Latina. Nei confronti dei consiglieri, attraverso un memoriale e centinaia di fatture e documenti, Fiorito lancia accuse pesantissime.
Accuse dalle quali Galetto, presidente della XII commissione in Regione, che si occupa di Risorse umane, Demanio, Enti locali, replica al Messaggero con un laconico: «Credo siano state esaminate le spese di tutti i consiglieri». Fiorito dice che lei e altri sette consiglieri del suo partito avete speso i fondi in maniera anomala. «Posso dire solo – risponde – di non aver fatto alcuna spesa strana, anomala».
L’ex capogruppo del Pdl parla di un vero e proprio sistema che aveva stabilito come ripartire, o meglio come spartire, i fondi. E i responsabili, indicati ai magistrati, sarebbero tre: la governatrice Renata Polverini, il presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese e il segretario generale Nazzareno Cecinelli. Che risponde: «Può chiamare in causa chi vuole, io non ho la minima discrezionalità nello spendere denaro, io trasformo in atti amministrativi le indicazioni che vengono dagli organismi politici. E’ come dire che il segretario generale di un Comune fa le delibere. Ma non scherziamo».
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