Gesù aveva moglie: lo svela un papiro ritrovato
Karen L. King all'ingresso dell'Institutum Patristicum
Augustinianum.
In questo testo Gesù (che appare rivoluzionario rispetto alla religione tradizionale e alle regole del Vaticano) fa riferimento a sua moglie, chiamandola Maria. Però la stessa professoressa King si è affrettata a chiarire i contorni esegetici della questione, onde evitare distorsioni interpretative e strumentali. In un’intervista rilasciata al New York Times, la studiosa ha infatti spiegato che questo testo non prova in alcun modo che Gesù fosse davvero sposato, ma indica l’esistenza di un dibattito, pure tra i primi fedeli, sul valore del celibato nella Chiesa e sul ruolo della donna nella Cristianità.
Per verificare l’autenticità del frammento, la professoressa King ha chiesto aiuto ai papirologi Roger Bagnall della New York University e Anne Marie Luijendijkdi Princeton: entrambi propendono per l’autenticità, a fronte delle fibre, dell’inchiostro utilizzato e della lingua – il copto saidico – ossia un dialetto dell’Egitto del sud.
Altri esperti sono invece scettici: alla base delle critiche, la constatazione che in assenza di certezze circa la provenienza di un papiro, il contenuto non serve a nulla. Probabilmente i lettori di Dan Brown, autore del “Codice Da Vinci”, in cui si adombra l’ipotesi che Gesù avesse una moglie, si sfregheranno le mani. Quel che è certo è che si tratta di un tema destinato a far discutere, come accade spesso quando si parla di religione.
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