mercoledì 5 settembre 2012

Terracina - Un affare impossibile


La rimozione dopo l’inchiesta della Procura sulla variante
Un affare impossibile
Ex Desco, oscurato il cartello per le vendite dei locali
UN cantiere senza pace quello
della ex Desco. Dopo l’inchie -
sta dell’Antimafia per infiltrazioni camorristiche, ora arriva
quella della Procura per questioni urbanistiche. E le reazioni non si sono
fatte attendere.
Nei giorni imm  e d   i   a   t a  m  e   n t   e
successivi alla
n o t i z i a   d e l l e
nuove indagini
del Nipaf, coordinate dal sostituto procuratore
Giuseppe Mil i ano,  è   s t a to
oscurato il mega cartello pubb l i c i t a r i o   d i
un’agenzia imm o b i l i a r e   d i
Terracina sotto
l’immagine del
complesso edilizio e la rassicurante scritta -
«prossima realizzazione» - forniva i contatti per la vendita dei
villini. Il cartello era comparso
nel febbraio scorso all’indoma -
ni delle disavventure con l’An -
fimafia che nel 2010 portano al
sequestro del cantiere. Secondo
gli investigatori della Dda infatti i i titolari dell’area e del progetto ex Desco, imprenditori
provenienti da Giugliano, sarebbero stati dei prestanome del
clan camorristico dei Mallardo.
Una tesi che però non ha convinto nelle successive fasi pro
cessuali. Da subito il Riesame
ha rimesso in libertà tutti gli
imp r e n d i t o r i  a r r e s t a t i .   P o i
nell’estate dello scorso anno il
colpo di scena con la decisione
del Riesame di restituire a Maisto e Pirozzi i beni sequestrati. I
giudici, dopo aver esaminato le
carte delle indagini, hanno concluso che gli indizi raccolti non
provavano il collegamento tra
imprenditori e camorra. Archiviata un’indagine, ne ha ripreso
quota un’altra. Quella della
Procura di Latina che aveva preso le mosse già prima del sequestro del 2010 e
intende fare luce sull’iter amministrativo. In
particolare l’at -
tenzione degli
i n q u i r e n t i   è
concentrata sui
presupposti per
l ’ a c c o r d o   d i
p   r o   g r   a m   m a   :
uno strumento
eccezionale che
consente di superare i vincoli
urbanistici e di
elevare gli indici di edificabilità. C’erano gli
estremi per concedere le cubature extra large?
Lo stanno verificando gli inquirenti. Nel frattempo sul registro degli indagati sono finite
quattro persone: un tecnico comunale e tre imprenditori.
P. P

Nessun commento:

Posta un commento