Pasquale Videtta
Ciao Giorgia Meloni,
ti svelo un segreto: nessuno ce l'ha con te per la tua gravidanza e men
che meno perché sei donna. Anzi, te ne auguriamo altri cinque, sei,
sette o otto di figli meloncini, fuori o dentro il matrimonio, perché
per chi ha una famiglia son la cosa più bella, tranne quando urlano,
piangono e ti sbrodolano in faccia (occhio, però, a non arrivare a
dieci, che si dice che in proporzione ci sia una persona gay ogni
dieci). E tu e il tuo compagno, pur non essendo sposati, siete a tutti
gli effetti una famiglia. Una famiglia di fatto. Una delle tante
famiglie possibili. E siete ciò perché qualcuno, battendosi per la
libertà di tutti, ve lo ha consentito, permettendo a te di essere
considerata madre, e non una pazza vogliosa figlia di Satana, anche
fuori dal matrimonio.
Il problema, però, si pone quando punti il tuo ditino proprio sulle altre famiglie possibili, scavalcando in purezza Maria di Nazareth (gravida a 16 anni per opera dello Spirito Santo e con un compagno avvalsosi tecnicamente della stepchild adoption). Ad andare al Family Day per dirci "ma quant'è bella la famiglia tradizionale, composta da moglie, marito e figlio" mentre aspettavi un pargolo fuori dal matrimonio, sei stata tu eh. È questo che ti si rinfaccia, non altro.
Sei stata tu ad attaccare, il 19 Novembre 2010, Gianna Nannini, affermando che «non ho ancora avuto figli, ma immagino che a qualche ora dal parto penserei a tante cose, tranne che a far chiamare il mio ufficio stampa per raccogliere delle dichiarazioni utili ad avviare un po' di dibattito intorno alla nascita di mio figlio» e poi che fai? Annunci la tua gravidanza in occasione di una manifestazione pubblica - una a caso, il Family Day - caricandola quindi di un significato politico, e non contenta la usi ora per interpretare un ruolo di vittima che non ti si addice: di lupi che si trasformano in agnelli anche basta.
Non abbiamo nulla contro Giorgia Meloni in quanto tale, abbiamo tutti tanti amici Meloni: ipocriti e conservatori sì, ma col culetto, i diritti e la libertà degli altri. È proprio la tua ipocrisia che ci ha gonfiato, scartavetrato, spellato i meloni (restando in tema). La tua e quella di chi passa i suoi giorni a dire che la famiglia possibile è solo una e poi ha divorziato (legittimamente, perché quel "qualcuno" si è battuto pure per questo), di mogli ne ha due e ha figli sparsi in ogni angolo del globo, magari a seguire le orme del padre tra un casinò di Las Vegas e l'altro.
Auguri e figli liberi e felici.
P.S. Ripensandoci, arrivare a dieci ti farebbe bene. Magari te ne capita uno in grado di farti capire cosa si prova a sentirsi dire, ogni santo giorno, che il suo amore è sbagliato e vale meno di quello degli altri.
Il problema, però, si pone quando punti il tuo ditino proprio sulle altre famiglie possibili, scavalcando in purezza Maria di Nazareth (gravida a 16 anni per opera dello Spirito Santo e con un compagno avvalsosi tecnicamente della stepchild adoption). Ad andare al Family Day per dirci "ma quant'è bella la famiglia tradizionale, composta da moglie, marito e figlio" mentre aspettavi un pargolo fuori dal matrimonio, sei stata tu eh. È questo che ti si rinfaccia, non altro.
Sei stata tu ad attaccare, il 19 Novembre 2010, Gianna Nannini, affermando che «non ho ancora avuto figli, ma immagino che a qualche ora dal parto penserei a tante cose, tranne che a far chiamare il mio ufficio stampa per raccogliere delle dichiarazioni utili ad avviare un po' di dibattito intorno alla nascita di mio figlio» e poi che fai? Annunci la tua gravidanza in occasione di una manifestazione pubblica - una a caso, il Family Day - caricandola quindi di un significato politico, e non contenta la usi ora per interpretare un ruolo di vittima che non ti si addice: di lupi che si trasformano in agnelli anche basta.
Non abbiamo nulla contro Giorgia Meloni in quanto tale, abbiamo tutti tanti amici Meloni: ipocriti e conservatori sì, ma col culetto, i diritti e la libertà degli altri. È proprio la tua ipocrisia che ci ha gonfiato, scartavetrato, spellato i meloni (restando in tema). La tua e quella di chi passa i suoi giorni a dire che la famiglia possibile è solo una e poi ha divorziato (legittimamente, perché quel "qualcuno" si è battuto pure per questo), di mogli ne ha due e ha figli sparsi in ogni angolo del globo, magari a seguire le orme del padre tra un casinò di Las Vegas e l'altro.
Auguri e figli liberi e felici.
P.S. Ripensandoci, arrivare a dieci ti farebbe bene. Magari te ne capita uno in grado di farti capire cosa si prova a sentirsi dire, ogni santo giorno, che il suo amore è sbagliato e vale meno di quello degli altri.
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