TERRACINA:
LUDOPATIA, I NUMERI DELL’EMERGENZA
Il
mercato legato ai giochi sembra essere l'unico comparto che non conosce crisi.
Lo rende noto un comunicato a cura di Lino Bucci, segretario generale di
SPI-CGIL Lega di Terracina-Fondi, il quale chiede maggior impegno da parte
dell'amministrazione comunale nella lotta all'emergenza legata alla ludopatia,
la malattia legata all'eccessiva dipendenza dal gioco d'azzardo.
"I
dati" si legge nella nota "sono a dir poco molto allarmanti:
- tra
i 94 ed i 98 miliardi di euro raccolti dal gioco d'azzardo in un
anno;
-
500.000 slot machine attive in 161.252 locali (una ogni 150
abitanti);
-
oltre due miliardi di gratta e vinci venduti nel 2013;
-
solo 275 biglietti su 30 milioni vincono somme superiori ai mille
euro;
- una
possibilità su 622.614.630 di fare 6 al Superenalotto;
- il
60% degli anziani over 65 gioca al Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto
spendendo in media 3.200 euro l'anno;
-
800.000 ragazzi tra i 10 ed i 17 anni giocano d'azzardo mentre 400.000 bambini
tra i 7 ed i 9 anni hanno già speso qualche euro per lotterie e
bingo.
I
costi sanitari diretti ed indiretti superano le tasse che lo Stato incassa.
Davanti a questi numeri un'amministrazione comunale che intende tutelare la
salute e la qualità di vita dei propri cittadini deve inserire la ludopatia
nelle primissime posizioni delle problematiche sociali".
Il
sindacato spinge per l'approvazione di un regolamento ad hoc che preveda
controlli più severi per evitare che i minori entrino nelle sale-giochi, di cui
devono essere disciplinati orari ben definiti d'apertura e chiusura, nonché
verifiche più rigorose da parte delle forze dell'ordine, con sanzioni molto
pesanti per chi trasgredisce.
"Ma
non vogliamo solo punizioni: proponiamo anche vantaggi come agevolazioni fiscali
per quelle attività commerciali che non installano macchinette slot e per coloro
che le dismettono, unite a una serie di provvedimenti come distanze evidenti
delle sale giochi dai luoghi sensibili - scuole, chiese, ospedali - e a un'opera
di formazione dedicata nelle scuole di ogni ordine e grado". Senza demonizzare
la cara vecchia "schedina", però mettendo in guardia contro gli abusi e il
rischio di diventare schiavi del gioco.
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