COMUNICATO STAMPA
CAOS IMMONDIZIA A TERRACINA
Con
la Sentenza
del TAR di Latina, depositata in segretaria in data odierna, la Soc. De Vizia Transfer vince il
ricorso contro il Comune di Terracina e contro la Servizi
Industriali la quale entro trenta giorni da oggi deve lasciare
la mano alla vincitrice della causa.
Il
Comune di Terracina, inoltre, è stato condannato a pagare un risarcimento danni
per mancato guadagno pari al 2% dell’importo dell’appalto, oltre ad interessi e
rivalutazione monetaria, con compensazione delle spese tra le parti.
QUESTO COMPORTERA’ UN ULTERIORE ESBORSO DI QUASI 200.000
EURO CHE SARANNO SCARICATI SULLE TASCHE DEI CITTADINI CON LE BOLLETTE CHE
SARANNO NEL PROSSIMO FUTURO EMESSE.
Il
motivo principale della sentenza è sintetizzabile con il fatto che il contratto
di avvilimento sottoscritto a dalla Soc. TE.AM.
Teramo Ambiente SPA aveva in se contenuti indeterminati, che si
discostavano dai requisiti minimi necessari.
a) il
principio civilistico che configura quale causa di nullità del contratto
l’indeterminatezza dell’oggetto (art.1346 c.c.)
b) L’esigenza
pubblicistica di non consentire facili aggiramenti del sistema dei requisiti
d’ingresso alle gare pubbliche (possibilità che avrebbe luogo qualora si
consentisse un prestito dal carattere del tutto generico);
c) Il preciso
tenore letterale dell’art.88, comma 1, lett.a), del DPR n. 207/2010, secondo cui
il contratto di avvilimento deve indicare in ogni caso in modo compiuto,
esplicito ed esauriente le risorse e i
mezzi prestati, in modo determinato e specifico.
Questi alcuni dei motivi dei principi di giurisprudenza e
legali a cui la
Corte si è attenuta nel motivare la sentenza.
Tali motivi
sono prevalentemente in capo alle responsabilità amministrative di chi ha
gestito l’appalto e di chi ne ha ispirato le convinzioni che tutto era
giusto.
La
condanna anche e soprattutto del Comune, impone una seria riflessione su come si
è intrattenuto tutto il rapporto con la Servizi
Industriali , a partire dall’ordinanza sindacale del Gennaio
2011 in
cui si imponeva di mettere i dipendenti in mobilità affinché l’azienda
beneficiasse di contributi ed agevolazioni previdenziali a cui non aveva
diritto, si trattava di molte migliaia
di Euro, se sommati alla riduzione degli stipendi dei lavoratori con la
eliminazione degli scatti d’anzianità,
per proseguire poi con i conferimenti anomali in discarica, che sono costati
altri centinaia di migliaia di Euro ai cittadini e per finire, una squilibrata
valutazione dei requisiti dell’asservimento, guarda caso sempre in direzione
della Servizi Industriali.
Tutto
questo è costato in questi due anni e mezzo lacrime e sangue alle tasche dei
cittadini, dei lavoratori, stressati da ritmi di lavoro inumani e da scarsi
mezzi di protezione individuale, per chi svolge un lavoro così delicato e
pericoloso.
Qualcuno in tutta questa vicenda qualcuno doveva essere orbo, vedeva solo
da una parte e con un occhio solo.
Ora si
pone la domanda; CHI PAGHERA’ TUTTI QUESTI DANNI AI CITTADINI ED AI
LAVORATORI?
CHI
PAGHERA’ L’EVENTUALE DANNO ERARIALE?
Ancora
i cittadini oppure i politici responsabili di tutto questo?
Cosa
accadrà da oggi alla metà di luglio con
la città in piena attività estiva, stracolma di gente e la Servizi
Industriali che anziché concentrarsi per migliorare il
servizio, da oggi in poi invece è impegnata a smobilitarlo per rimetterci il
meno possibile?
Fin
dove arriverà la puzza dei rifiuti?
Quanta
gente non verrà più a Terracina?
Gli
operatori economici della città certamente danneggiati, a chi dovranno
presentare il conto?
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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