BRACCIANTI
INDIANI SFRUTTATI E DOPATI, LA PREFETTURA DI LATINA CONVOCA UN
VERTICE
Denunce,
arresti e una pioggia di interrogazioni parlamentari. Tutto nel giro di poche
settimane e tutto per lo stesso problema: braccianti indiani sfruttati nei campi
dell’Agro Pontino, soprattutto tra Terracina, Sabaudia e il Circeo, dopati per
farli lavorare di più e troppo spesso costretti a rivolgersi a
organizzazioni criminali per ottenere falsi documenti e riuscire così a mettere
piede in Italia. Un terremoto davanti al quale ora le istituzioni sembrano
iniziare a muoversi: la Prefettura ha convocato per domani la riunione del
Consiglio territoriale per l’immigrazione.
La
piaga
Alla
luce di recenti operazioni di polizia e dei dossier raccolti da diverse
associazioni, le campagne pontine sembrano essersi trasformate soprattutto per i
cittadini di nazionalità indiana nei campi di cotone di ottocentesca memoria.
Gli stranieri verrebbero appunto anche fatti drogare per resistere maggiormente
alla fatica. Un caso diventato caso nazionale.
Si
corre ai ripari
Il
prefetto Antonio D’Acunto, convocando per domani alle ore 10.30 il Consiglio,
intende esaminare in Prefettura le “tematiche relative all’impiego nel settore
agricolo di cittadini extracomunitari di etnia indiana”. Alla tavola rotonda
prevista anche la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro, Lucia
Valente, del sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, e dei vertici provinciali
delle forze dell’ordine.
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