SABAUDIA:
IL NUOVO PROPRIETARIO SBANCA LA DUNA, SIGILLI NELL'EX VILLA DELLA FAMIGLIA
CHIOSTRI
di
Rita Cammarone
Non
c’è tregua tra le dune di Sabaudia, ancora abusivismo attorno alle ville dei vip
immerse nella macchia mediterranea. E non c’è pace neanche sulle sponde del Lago
di Paola dove non manca chi tenta la furbata in attesa dei pareri dell’Ente
Parco. Nel giro di poche ore gli agenti della stazione del Corpo Forestale dello
Stato, coordinati da Giuseppe Lopez, dirigente del CTA di Sabaudia, hanno
apposto i sigilli in zone di elevato pregio naturalistico e denunciato due
persone per le violazioni commesse.
Abusi
nell’ex villa della famiglia Chiostri
Il
primo intervento è stato effettuato sul lungomare, nella villa fino a qualche
mese fa appartenuta alla famiglia Chiostri. Una famiglia di origine fiorentina,
trasferitasi a Sabaudia negli anni Sessanta dove si integrò benissimo diventando
molto nota anche per le performance olimpioniche del canoista Mauro Chiostri,
fiore all’occhiello della Marina Militare, poi coinvolto erroneamente
nell’omicidio dell’avvocato Vincenzo Mosa in quanto assolto fino in Cassazione.
Recentemente la villa, di valore, con tanto di piscina a forma di Giglio di
Firenze, è stata venduta ad un quarantacinquenne, nato a Torino e residente a
Roma: S.M., le sue iniziali.
Danneggiata
la duna, scattano i sigilli
L’uomo,
in base agli accertamenti effettuati dalla Guardia Forestale, sarebbe
responsabile di uno sbancamento, non autorizzato né segnalato al Comune con
Dichiarazione di inizio attività (Dia), effettuato con mezzi meccanici per
un’estensione di 400 metri quadrati. Lavori abusivi, che avrebbero danneggiato
la duna protetta dai vincoli del Parco e dalle convenzioni europee, effettuati
per altro in concomitanza con opere di restauro della villa appena acquistata
oggetto di ulteriori accertamenti. L’area sbancata è stata posta sotto
sequestro. Il quarantacinquenne si è giustificato sostenendo che gli operai non
avevano capito bene cosa dovevano fare. Una scusa che non ha convinto gli
agenti: l’uomo è stato denunciato per danneggiamento della duna, violazione dei
vincoli insistenti sull’area a protezione integrale del Parco Nazionale del
Circeo, e lavori abusivi.
Manca
il nulla osta del Parco, sequestrata la piscina
Il
secondo blitz è avvenuto in via Caporal Tortini, quasi di fronte alla caserma
Santa Barbara, ad un centinaio di metri dal Lago di Paola. Oggetto del sequestro
una piscina di 62 metri quadrati in corso di realizzazione all’interno del
giardino di una villa di proprietà di una donna romana, la cinquantacinquenne
P.A. I forestali hanno apposto i sigilli attorno al manufatto realizzato in
pannelli di acciaio zincati, bullonati tra di loro, ed interrati. Anche in
questo caso le sentinelle del verde, coordinate dal vice questore Lopez, hanno
proceduto con una denuncia a piede libero per i lavori da ritenersi abusivi in
quanto mancanti del nulla osta del Parco.
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