TERRACINA:
RACCOLTA DIFFERENZIATA A RILENTO, LE ASSOCIAZIONI BOCCIANO IL
SERVIZIO
di
Andrea Di Lello
Se il
TAR ha bocciato la procedura della gara, le associazioni stroncano il servizio
di igiene urbana così come svolto in questi primi mesi. In un volantino che sarà
diffuso nei prossimi giorni, WWF Litorale Pontino, Sestante e Ascom
Confcommercio, alle quali si sono aggiunte Realtà Cittadina e Associazione Pro
Badino, ribadiscono quello che loro e quasi 4.000 cittadini avevano chiesto,
vale a dire che quel bando di gara sarebbe stato meglio revocarlo, e spiegano
perché alla luce di nuovi fatti.
Ancora
cassonetti per strada
Per
cominciare, le associazioni rilevano che “ad un anno dalla firma del contratto e
a sette mesi dall’avvio della raccolta differenziata si contano a centinaia i
cassonetti stradali ancora presenti nelle zone interessate dal nuovo servizio e
associati sempre a montagne di rifiuti indifferenziati maleodoranti e pericolosi
per l’igiene e la circolazione pedonale”. Il gestore del servizio, invece, aveva
garantito che “il nuovo servizio andrà a coinvolgere ulteriori territori della
città, fino a comprenderla tutta; i contenitori stradali verranno gradualmente
rimossi ed il nuovo sistema diverrà definitivo”.
Cittadini
pronti alla differenziata
Nel
volantino, si ricorda anche il sindaco Nicola Procaccini, nell'agosto dello
scorso anno, per giustificare l'impostazione dell'appalto ritenuta dalle
associazioni vantaggiosa soltanto per la ditta, aveva affermato che “occorrono
sei anni per educare i cittadini ad effettuare una corretta raccolta
differenziata”. Al contrario, ora, “comunicati ufficiali affermano dopo pochi
mesi dall’avvio che "i risultati attuali sono incoraggianti e già ben visibili;
la cittadinanza ha risposto con entusiasmo e partecipazione all’attivazione dei
nuovi servizi, dimostrando senso di affetto per la propria città”.
Differenziata
solo al 30%
Ma
c'è di più: se il Piano economico-finanziario 2013 afferma che “la percentuale
di raccolta differenziata alla fine del primo anno sarà del 45%”, alle
associazioni risulta “dalle poche notizie che trapelano una raccolta
differenziata intorno al 30%”.
Sacchi
non compostabili
Nonostante
le assicurazioni del primo cittadino, poi, “i sacchi consegnati nel kit, non
sono compostabili e quindi rendono non idoneo al compostaggio di qualità ciò che
contengono, vanificando il lavoro di differenziazione dell’umido che i cittadini
realizzano”.
Informazioni
frammentarie
La
campagna informativa, infine, che, secondo contratto, doveva essere completa ed
esauriente, in realtà “è stata frammentaria e ha funzionato il tam tam tra i
cittadini ormai consapevoli della necessità di passare al nuovo sistema di
raccolta dei rifiuti”. “I cittadini stanno sperimentando un servizio lento,
inefficiente e promiscuo - concludono le associazioni -. La fase transitoria sta
durando oltremodo. Non era meglio bloccare questa gara di appalto come le nostre
associazioni e circa 4.000 cittadini chiedevano?”.
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