Terremoto in Lunigiana,
notte di paura: 11 scosse
Gabrielli: "Denunceremo
chi procura allarme"
La più alta di magnitudo 3.4. Popolazione nei rifugi della protezione civile e nelle auto
Dopo il terremoto di magnitudo 5,2, e le
scosse di assestamento non si sono fermate. Nella notte sono state
undici scosse, l’ultima alle 6:37 del mattino. La popolazione della
Lunigiana e della Garfagnana ha dormito fuori casa. Arrivato il capo
della Protezione Civile: "L'importante è evitare il panico"
Franco Gabrielli arriva al centro operativo allestito a Fivizzano (Ansa)
Roma, 22 giugno 2013 - Continua a
tremare la terra nella zona della Lunigiana, in Toscana, dove nel corso
della notte ci sono state undici scosse, l’ultima alle 6:37 del mattino. La scossa più forte registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è stata di magnitudo 3.4 alle 3:56,
con ipocentro a 10.5 km e ipocentro in prossimità dei Comuni lucchesi
di Giuncugnano, Minucciano, Vagli Sotto e Piazza al Serchio, e quello
massese di Casola in Lunigiana. Le altre scosse di assestamento, dopo quella di ieri di magnitudo 5.2, sono state registrate tra le 00:21 e le 6:37. (FOTO). Stamattina
è arrivato in zona il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli,
che ha fatto il punto della situazione e ammonito: "Denunceremo chi
procura allarme".
ARRIVATO GABRIELLI - Il capo dipartimento del della Protezione civile, Franco Gabrielli è arrivato al centro operativo allestito a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, epicentro ieri della violenta scossa (5.2) delle 12,33. "Stiamo procedendo, a norma di legge, per perseguire penalmente chi procura allarme, chi anche sui siti dà orari di possibili nuove scosse .- ha detto Gabrielli - Sono cose che hanno solo un profilo criminale, per creare preoccupazione nella popolazione’’.
Per il capo della Protezione è "molto probabile” che le scosse di terremoto in Lunigiana proseguiranno ancora nei prossimi giorni, ma l’importante è evitare il panico, e rassicurare la popolazione. "Nelle prossime ore - ha detto ancora - definiremo la quantità dei danni, anche se non si rilevano particolari criticità. Questo è un territorio preparato, si è fatta nel tempo una buona prevenzione strutturale”.
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UNA NOTTE DI PAURA - La paura non ha abbandonato neppure
durante la notte la popolazione della Lunigiana e della Garfagnana dopo
la forte scossa di terremoto registrata ieri alle 12.33 di magnitudo 5.2. Moltissimi gli abitanti di Fivizzano, Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e Minucciano (Lucca) che hanno preferito dormire fuori casa:
tanti anziani e bambini sono stati ospitati nelle strutture messe a
disposizione dalla protezione civile, in particolarte scuole e palestre.
Ma tantissime le famiglie che hanno preferito trascorrere la notte in auto, lontani dalle mura delle abitazioni.ARRIVATO GABRIELLI - Il capo dipartimento del della Protezione civile, Franco Gabrielli è arrivato al centro operativo allestito a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara, epicentro ieri della violenta scossa (5.2) delle 12,33. "Stiamo procedendo, a norma di legge, per perseguire penalmente chi procura allarme, chi anche sui siti dà orari di possibili nuove scosse .- ha detto Gabrielli - Sono cose che hanno solo un profilo criminale, per creare preoccupazione nella popolazione’’.
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Per Gabrielli il terremoto di magnitudo 5,2,
registrato ieri con epicentro a Fivizzano, non è legato alla scossa di
3,5 registrata nella serata di sabato scorso: ‘’Qualcuno ha detto che
quella scossa poteva essere premonitrice - ha ricordato Gabrielli - Ma negli ultimi otto anni ci sono stati sul territorio nazionale 635 terremoti simili e
dal 1° gennaio ne abbiamo già avuti 35 di magnitudo 3,5 o superiori’ Se
avessimo dovuto fare azioni preventive o evacuative avremmo un Paese in
continua evacuazione’’.Per il capo della Protezione è "molto probabile” che le scosse di terremoto in Lunigiana proseguiranno ancora nei prossimi giorni, ma l’importante è evitare il panico, e rassicurare la popolazione. "Nelle prossime ore - ha detto ancora - definiremo la quantità dei danni, anche se non si rilevano particolari criticità. Questo è un territorio preparato, si è fatta nel tempo una buona prevenzione strutturale”.
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