TERRA
DI NESSUNO. LA PROPRIETÀ DEGLI INVASI DI BORGO MONTELLO E I SEGRETI
Ora
che le discariche di Borgo Montello stanno per diventare ancora più grandi dei
50 ettari che già occupano, la storia di questi due siti restituisce altri
misteri e soprattutto verità scomode sulla proprietà dei terreni. Un filo rosso
che passa da Latina unisce i maggiori gruppi che si occupano di immondizia nel
nostro Paese, Unendo della famiglia Colucci, Grossi e Cerroni. In qualche modo
tutti guardano o hanno guardato a Montello, loro direttamente o società
satellite. Una rete fitta e a tratti misteriosa ricostruita in un’inchiesta di
Andrea Palladino pubblicata ieri su Il Fatto on line secondo cui la discarica di
Montello si allarga sui terreni del gruppo De Pierro. Di chi si tratta? De
Pierro ha comprato in blocco negli anni ‘90 la discarica di Montello dal
fallimento Ecomont. Nel giro di qualche mese metà del patrimonio va a finire
nelle mani del gruppo Grossi; restano fuori alcune aree che coincidono con gli
antichi invasi, gli stessi che hanno tracimato percolato; quella parte dei
terreni risulta ancora oggi intestata alla società La Capitolina che fa parte
appunto della galassia di De Pierro. Esiste altresì un contratto di affitto
siglato da EcoAmbiente la società che gestisce la parte della discarica in cui
vanno i rifiuti di Latina, Anzio e Nettuno. De Pierro è uno, come ricostruito da
Il Fatto, che ha avuto molti guai con la giustizia, società riconducibili a lui
hanno ancora parte dei terreni di Montello mentre il contratto di affitto ad
EcoAmbiente scadrà tra poco più di tre anni. In questi anni sulle due discariche
di Montello, ossia quella di EcoAmbiente e quella di Indeco, ci sono state molte
conferenze di servizi per i rinnovi dell’Aia e anche interventi di controllo.
Come è possibile che nessuno si sia mai chiesto a chi appartengono i terreni,
affittati per una delle discariche più importanti del centro Italia? In realtà
dalle carte emerge anche di peggio. La Regione Lazio nelle sue ultime
autorizzazioni attribuisce la proprietà dei terreni ad EcoAmbiente che invece è
solo il conduttore per pacifica ammissione della stessa società che, infatti,
continua a pagare l’affitto. Questo contratto e il fatto che ci siano ancora
indagini sulle proprietà di De Pierro è una sorta di brutta lacuna in quella che
dovrà essere la posta gestione (trentennale) della discarica una volta che
questa sarà esaurita.
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