Riqualificazione energetica, la detrazione fiscale sale al 65%
Per i privati proroga fino a fine 2013, per i condomini fino a giugno 2014. La detrazione del 50% per le ristrutturazioni è prorogata fino a fine 2013 ed è estesa agli arredi fissi e agli interventi antisismici
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31/05/2013 - La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica sale dal 55% al 65% e varrà fino alla fine del 2013 per i privati, e fino a giugno 2014 per i condomini. Questi ultimi però accederanno all'agevolazione soltanto se gli interventi riguardano "almeno il 25% della superficie dell’involucro".
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Il bonus per le ristrutturazioni mantiene invece l’aliquota del 50%, è prorogato fino alla fine del 2013 ed è esteso agli ‘arredi fissi’ (cucine, armadi a muro ecc.) e agli interventi antisismici nelle aree a rischio.
Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri di questa mattina, dando il via libera al Decreto-legge per le misure energetiche nell’edilizia.
La nuova detrazione del 65% - spiega il Governo - si concentrerà "sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Un’ultima conferma, e non ne sono previste successive - si legge nella nota -, stabilita per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto, di migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio".
Per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 31 dicembre 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio) - spiega Palazzo Chigi -, spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Secondo il Governo "l’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della detrazione possono dare un forte impulso all’economia di settore e in particolare al comparto dell’edilizia specializzata, caratterizzato da una forte base occupazionale, concorrendo in questo momento di crisi al rilancio della crescita e dell’occupazione e allo sviluppo di un comparto strategico per la crescita sostenibile".
La detrazione del 50% si applicherà anche ai lavori di miglioramento sismico nelle aree a rischio, come annunciato ieri dal premier Enrico Letta a Bologna, al termine di un incontro a un anno dal sisma. “Il Consiglio dei Ministri di domani - ha detto ieri Letta - affronterà il tema della necessità che il nostro Paese rilanci la politica di ristrutturazioni ecocompatibili e a rischio sismico. Ne va del nostro lavoro di prevenzione i cui costi sono infinitamente più bassi dei costi di ricostruzione. Bisogna riqualificare e ristrutturare”.
L’estensione della detrazione anche agli arredi è una novità dell'ultima ora e ricalca una proposta avanzata qualche mese fa da FederLegnoArredo (leggi tutto); si tratterebbe di una misura simile a quella già sperimentata qualche anno fa, che consentiva di detrarre parte delle spese (il 20%) sostenute per l’acquisto di arredi nell’ambito di una ristrutturazione.
La misura del 50% non è citata nel comunicato finale del Consiglio dei Ministri, ma è stata confermata dal Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, e dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,Maurizio Lupi.
Il nodo che il CdM ha sciolto oggi è quello della copertura finanziaria. Il testo del Decreto-legge entrato in Consiglio dei Ministri pare contenesse una percentuale di detrazione per la riqualificazione energetica pari al 75%, ipotesi respinta dal Ministero dell’Economia.
Nonostante l’esborso, una Ricerca condotta dal Centro studi della Confederazione Nazionale degli Artigiani (CNA) e dal Cresme ha dimostrato che le due agevolazioni generano un saldo positivo per lo Stato. “Tra il 1998 e il 2012 - spiega lo studio - lo Stato italiano ha incassato dall’attività avviata con gli incentivi 49,5 miliardi di euro, a fronte di minor gettito maturato pari a 31,7 miliardi di euro. Il saldo al 2012 è quindi positivo per 17,8 miliardi di euro” (leggi tutto).
Ricordiamo che il Decreto-legge che dispone la proroga delle detrazioni contiene anche le norme di recepimento della Direttiva europea 2010/31/UE in materia di prestazione energetica nell’edilizia, la cosiddetta Direttiva ‘Edifici a Energia Quasi Zero’ (leggi tutto).
Infine, il Decreto legge interviene sulla questione dell’abilitazione professionale necessaria per svolgere attività di installazione e manutenzione di impianti da fonti rinnovabili, dando la possibilità di qualificarsi facendo valere l’esperienza lavorativa già svolta (leggi tutto).
I COMMENTI
“Il provvedimento varato oggi dal Governo coinvolge tutto il comparto del legnoarredo senza alcuna limitazione. Grazie alla lungimiranza del premier Enrico Letta e del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, potranno essere salvaguardati 8.000 posti di lavoro e 1.800 piccole imprese”. Così Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo. “Quello di oggi è un grande risultato per FederlegnoArredo e per tutte le imprese che hanno dimostrato di credere in un lavoro di squadra che negli ultimi mesi ci ha visti impegnati per favorire l’approvazione di uno strumento che avrà ripercussioni positive sui consumi e sull’intero sistema del legnoarredo” ha concluso Snaidero.
Le misure approvate oggi “rappresentano il segnale che il Governo è sulla strada giusta per il rilancio dello sviluppo del Paese, che non può non partire dall’edilizia, e per quanto riguarda la salvaguardia e la valorizzazione del nostro territorio” ha commentato il Consiglio Nazionale degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. “Fortemente significativa, poi, l’attenzione per le misure finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici che da tempo gli architetti italiani hanno proposto alla politica e che considerano prioritarie, tenuto conto dello stato di degrado del nostro patrimonio edilizio”. “È però ora assolutamente necessario - ha concluso il Cnappc - che si vada verso la stabilizzazione dei bonus e che quello di oggi sia l’ultimo intervento in termini di proroghe”.
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