COMUNICATO STAMPA
SERVIZI INDUSTRIALI: CONTINUA L’ODISSEA DEL SIGNOR T.
Sono stato portato a conoscenza del signor T. che in data
22-10-2012, lo stesso veniva comandato a portare il camion carico d’immondizia
presso la piattaforma di Latina, Via Carrara, della Servizi Industriali, una
volta arrivato sul posto veniva invitato a prendere un attrezzo per lavare il
camion, ancora carico d’immondizia.
Il
signor T. faceva presente che tale attività non rientrava nei suoi compiti,
essendo lo stesso un autista, e poi anche perché non aveva mai preso in mano una
lancia a pressione d’acque quindi era in oggettiva difficoltà.
E’ a
questo punto che il lavoratore (riporta la denuncia presentata al Commissariato
di Terracina il 22-10-2012) veniva aggredito dai f.lli Fatone e dal
padre.
Tale
aggressione si concretizzava oltre che con strattonamenti, anche con pesanti e
volgari ingiurie nei confronti suoi, del sindacato e dei
terracinesi.
Di
fronte a tale situazione il lavoratore, spaventato, ha accusato un malore ed è stato costretto a
chiamare l’ambulanza, da notare che l’azienda che per legge ha l’obbligo di
tutelare la salute dei propri dipendenti, e di fonte a tale situazione, da lei
stessa determinata, non ha provveduto a chiamare alcun soccorso , ha dovuto
provvedere il lavoratore pur stando male.
Ormai
non siamo più di fronte ad episodi sporadici, simile trattamento il mese scorso
è stato denunciato da un altro camionista, tra l’altro cardiopatico, costretto
anche lui alla denuncia penale, ed ha determinato due giorni di sciopero da
parte della quasi totalità delle maestranze, così come in passato altro
lavoratore, rappresentante sindacale, è
stato soccorso, a Terracina, dall’ambulanza perché accusava un malore mentre
lavorava, dopo aver avuto un alterco sempre con il datore di
lavoro.
Altra
cosa che va rilevata in modo ironico nella vicenda è il seguente: alle 11,30
circa il lavoratore viene soccorso dal 118, ed alle ore 13.00 circa arriva alla
TV locale un comunicato stampa dell’azienda in cui si denuncia che il lavoratore
si è nuovamente messo in malattia.
E’ proprio il caso di dire che oltre al danno anche la
beffa.
Ora la cosa che fa pensare è la seguente, il signor T. è
stato in infortunio dal 30 Aprile al 7 Ottobre, per cui non è ipotizzabile una
finta malattia.
Perché
l’azienda spinge i lavoratori ad ammalarsi con queste
aggressioni?
La
risposta secondo me sta nel fatto che l’azienda, non più in grado di
giustificare le proprie carenze nel servizio, sta cercando di scaricare sui
lavoratori e su un presunto assenteismo le sue incapacità professionali ed i
suoi limiti gestionali, e questi vanno dalla gestione dell’organizzazione del
lavoro alla gestione dei rapporti con il sindacato ed i lavoratori. Lo stesso
però non si può dire nei confronti dell’amministrazione comunale, dove pare che
tutto fili liscio come l’olio.
In
questo senso va il provocatorio ordine di servizi aziendale del 27 Settembre
scorso, in cui si invitano i lavoratori che hanno necessità di farsi la doccia a
recarsi, per prendere servizio, a Latina, tornare a lavorare a Terracina, poi
tornare a Latina Farsi la doccia e tornare a Terracina,
UNA SORTA DI GIOCO DEI
MATTI.
La cosa grave che non può in
alcun modo essere sottaciuta, anzi, è il fatto che tale ordine di servizio è la
conseguenza dell’implicita ammissione che a causa del mancato funzionamento del
depuratore, il percolato prodotto dall’immondizia parcheggiata a morelle, va, probabilmente, ad inquinare le falde
acquifere da dove alle Morelle si attingel’acqua che permette ai lavoratori di
farsi la doccia.
Questo
problema è stato denunciato dalle organizzazioni sindacali alla Procura della
Repubblica di Latina, all ASL, ai NAS, ed alla direzione NIPAF con lettera
datata 1-10-2012.
Ora si
attendono risposte dalle suddette istituzioni pubbliche, ma questo nel frattempo
non fa venir meno le responsabilità dell’amministrazione Comunale, la quale e
perchè essendo proprietaria
dell’impianto delle Morelle e perché obbligata alla salvaguardia della salute
dei cittadini e dell’ambiente, ad iniziare dal mare, e’ il soggetto che ha la
diretta responsabilità di quanto sta
avvenendo.
Qualora quanto denunciato dal sindacato, dovesse essere
confermato, è la
DIMOSTRAZIONE LAMPANTE CHE L’INQUINAMENTO DEL
NOSTRO MARE NON E’ SOLO VISIVO, COME CI HA RIPETUTO IL SINDACO PER TUTTA
L’ESTATE.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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