Assemblea del Pd, si vota sui documenti che regolano le primarie. Renzi: "Se vinco l'Italia cambia"
Forse nessuna assemblea fu più attesa. E' iniziata alle 10, all'hotel Ergife di Roma, l'assemblea nazionale del Pd. I lavori sono stati aperti dai saluti del presidente, Rosy Bindi, e dalla relazione del segretario, Pier Luigi Bersani, su 'Il Pd e l'Italia verso il 2013'. Due gli argomenti all'ordine del giorno: 'Le modifiche statutarie e le regole di accesso per la partecipazione di candidati alle primarie di coalizione'. E, in secondo luogo, il 'mandato al segretario per la sottoscrizione dell'accordo politico e programmatico tra le forze del campo democratico e progressista e definizione delle regole per le primarie di coalizione'. Lo statuto del Partito democratico stabilisce che, in caso di primarie di coalizione, il segretario in carica sia automaticamente il candidato premier del partito. Grande assente il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che stamattina sarà in Calabria con il suo camper.
Candidati entro il 15 ottobre - Dovranno arrivare entro le ore 20 del 15 ottobre, le candidature di esponenti del Pd alle primarie del centrosinistra. E' quanto si legge nel documento che l'assemblea nazionale voterà oggi, salvo modifiche. Vengono stabilite anche le soglie di accesso per le candidature di iscritti al Pd, oltre a quella del segretario nazionale. Le candidature "devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell'assemblea o da almeno il 3% del numero degli iscritti regolarmente registrati all'anagrafe del 2011.Possono sottoscrivere la candidatura tutti gli iscritti del 2011 che abbiano rinnovato l'iscrizione al momento della candidatura e tutti i nuovi iscritti per l'anno 2012, di cui non piu' di 3000 in ogni regione". I moduli saranno disponibili al Pd a partire dalle 18 di domani. La presidenza dell'assemblea, cui dovranno pervenire le candidature verifichera' le sottoscrizioni entro 24 ore ed eventuali ricorsi saranno esaminati dalla commissione nazionale di garanzia entro 24 ore.
Doppio turno e le altre proposte - Doppio turno, sottoscrizione del manifesto politico per ottenere la tessera elettorale dal 21mo giorno prima del voto e patto vincolante tra i candidati a sostenere il vincitore anche nella prossima legislatura. E' quanto prevede il documento che l'assemblea nazionale del Pd esamina per regolare le primarie di coalizione, salvo modifiche che potrebbero essere presentate nella mattinata, entro le 12 è possibile presentare emendamenti. Il testo da' mandato al segretario Pier Luigi Bersani di "definire, assieme alle forze politiche che sottoscrivono il manifesto politico dell'alleanza, il quadro di regole delle primarie per l'individuazione del candidato premier" sulla base di alcuni indirizzi. "All'atto del deposito della candidatura, ciascun candidato alle primarie sottoscrive l'impegno a rispettarne l'esito, a collaborare lealmente con il candidato premier scelto dalle primarie in campagna elettorale e per tutto l'arco della legislatura e dichiara di riconoscersi nel manifesto dell'alleanza, impegnandosi ad attuarne i contenuti assieme alle forze politiche che lo hanno sottoscritto, nella costruzione del profilo politico-programmatico del futuro governo".
Bindi: Renzi rafforza Grillo - "Il cuore della campagna di Renzi è un attacco permanente al partito e alla sua classe dirigente" e "lo slogan della rottamazione è un grande contributo alla demagogia della destra berlusconiana e di Grillo che ci vorrebbero tutti uguali e tutti a casa". Lo afferma la presidente del Pd Rosi Bindi a poche ore dall'assemblea del partito. Per le primarie "sulle regole che proponiamo - spiega - c'é l'accordo di tutto il partito. Sono una mediazione, per questo nessuna retromarcia, nessuna trattativa". E non c'é "nessun trabocchetto, mi meraviglio che Renzi lo consideri tale. Io invocherei regole anche per evitare i casi di Palermo e Napoli". Peraltro, "il problema di primarie aperte nel partito é stato posto dal sindaco di Firenze, che va in giro con il camper senza simbolo del Pd e mentre l'assemblea democratica si riunisce lui sarà assente. Segno di una estraneità rispetto al partito che gli ha offerto una straordinaria possibilità, facendosi anche attraversare dal rischio di una divisione".
Renzi: se vinco l'Italia cambia - "Sono venuto qui per parlare di futuro, non di passato". Lo ha detto a Taranto Matteo Renzi, sindaco di Firenze in quota al Pd, inaugurando il suo tour in camper che oggi fa tappa in Puglia. "Oggi è più facile parlare in tv per prendere il consenso, che non casa per casa. Per noi è un valore tornare a portare la politica fuori dai palazzi". Secondo Renzi, "questo è il senso del rottamatore: cambiare le facce della politica, ma anche gli stili". Si parte dalla trasparenza. "Noi sul sito - ha spiegato Renzi - mettiamo on line tutti i contributi che riceviamo e le spese che sosteniamo. La nostra battaglia di rottamazione parte dalla proposta di abolizione dei vitalizi per i politici. Se sei in consiglio regionale non puoi aver diritto, oltre pensione, anche al vitalizio. O ancora, chi è stato in parlamento per 15 anni: grazie bravo, ora dia spazio ad altri. In Italia - ha detto ancora Renzi -, cambiano i simboli, i loghi ma le facce dei politici sono sempre le stesse". Parlando delle primarie, Renzi le ha definite "occasione in cui chi ha idee, le dice. Poi chi vince, vince e chi perde collabora". "Se perdo - ha aggiunto - io non mi prenderò un premio di consolazione. Tutti hanno usato le primarie per sistemarsi. Io non accetterò premi di consolazione. Non entrerò in parlamento, non prenderò vitalizi. Le primarie sono una sfida di contenuti. Se vinciamo noi, cambia l'Italia".
Nessun commento:
Posta un commento