sabato 6 ottobre 2012

Terracina: centro sociale di Via Gambellotti


              COMUNICATO STAMPA



            Centro sciale Gli Anziani, un’odissea infinita è ora di finirla.

            E’ ormai un anno da quando tutte le associazioni presenti all’interno dell’ex prefabbricato di Via Gambellotti hanno ricevuto lo sfratto.

            Da quella data innumerevoli sono stati gli impegni del Sindaco e degli Assessori preposti, puntualmente disattesi, assunti nei confronti degli anziani per fornire loro una sede alternativa, con il risultato che ad un anno di distanza il suddetto Centro Sociale è ancora in attesa di una sistemazione, ancorché provvisoria.

            Durante questo lasso di tempo gli iscritti al centro sono stati ripetutamente ammaliati dalle promesse di un’amministrazione comunale che somiglia più a Pinocchio che gestore di un Ente Locale.

            Tante sono state le vicissitudini che hanno subito gli interessati. In attesa che il Comune gli trovasse uno spazio, anche se minimo. Il Presidente del centro è stato saldato, ripeto saldato, all’interno dei locali del Centro Sociale da parte della ditta che provvedeva a sfrattare. Obbligati ad uscire, nessuno si è preoccupato di salvaguardare il loro modesto patrimonio, per cui mentre il Comune dormiva, al centro sono stati rubati diversi beni, quali griglia, frigorifero, condizionatori d’aria, attrezzature del Bar, sedie, tavoli e così via.

            Infine la scorsa primavera, previo accordo tra il Comune ed il dirigente scolastico si è convenuto di destinare l’area sottostante la scuola F. Lama al centro sociale, e mentre l’Assessore Marcuzzi per spendere circa trentamila Euro per asfaltare la strada della festa della birra di B. Hermada tra l’indizione della gara, la determina del responsabile del procedimento, lo svolgimento della gara, la nomina del responsabile della sicurezza e l’asfaltatura della strada ci metteva due giorni, dal 7 al 9 Agosto, per spendere circa seimila Euro  per ristrutturare ed adeguare la sala della F. Lama ci metteva ben nove mesi.

            Tutti ricordiamo che in occasione del Consiglio Comunale dello scorso Maggio il Sindaco davanti alla TV, sfidando la stessa a dire la verità, di fronte ad una delegazione di anziani, si impegnava a risolvere il problema nel giro massimo di dieci giorni, rinfacciando agli stessi che rispetto a chi aveva amministrato in passato lui gli stava salvando la vita.

            Oggi siamo arrivati ad Ottobre, nel frattempo si sta depauperando il centro sociale in quanto la situazione logistica non consente ai dirigenti dello stesso di assumere nessuna iniziativa al fine di svolgere quella funzione sociale che il regolamento comunale gli assegna.

            I ritardi accumulati hanno fatto si che il centro, non entrando in attività, venisse messo in discussione, almeno in parte, dal  nuovo dirigente scolastico nuovo giunto nel frattempo.

            E’ ora di finirla di prendere in giro gli oltre 350 iscritti al centro e le loro famiglie, se l’Amministrazione non è in grado di garantire agli anziani l’ingresso alla F. Lama si assumesse le sue responsabilità sino in fondo e si impegni a trovare un altro luogo dove far ritrovare e socializzare gli anziani. QUESTO E’ UN OBBLIGO PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, IN QUANTO L’ATTIVITA’ DEI CENTRI SOCIALI DI TERRACINA VENGONO SVOLTE SOTTO LA SUA RESPOSABILITA’, IN BASE AD UN REGHOLAMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE, TANTO E’ CHE FA PARTE DI DIRITTO DEL COMITATO DI GESTIONE CON UN PROPRIO RAPPRESENTANTE.

            Non di meno a questo punto si ci può esimere dal chiamare in causa le responsabilità dell’Assessore Rossano Alla il quale, unitamente all’azienda speciale, sino ad oggi si è dileguato da un compito che è sotto la sua diretta responsabilità.

            Il mio grido d’allarme  forse è destinato a trovare soddisfazione solo nell’imminenza della prossima campagna elettorale per le Regionali?


                                                           Il Consigliere Comunale
                                                           Vittorio Marzullo

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