Ilaria Cucchi su Facebook: "Ecco chi ha ucciso mio fratello". L'avvocato del carabiniere: "La denunciamo"
La sorella di Stefano ha pubblicato sul suo profilo l’immagine di uno dei carabinieri sotto accusa per il pestaggio che ha provocato la morte del giovane geometra
"Il mio assistito dopo il post su Facebook di Ilaria Cucchi è stato sommerso da minacce di morte rivolte a lui e ai suoi familiari. Per questo, oltre a denunciare Ilaria Cucchi per diffamazione, denunceremo anche gli autori di queste minacce". Ad annunciarlo è Elio Pini, l'avvocato di Francesco Tedesco, il carabiniere indagato nell'inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi, tirato in ballo dalla sorella del ragazzo scomparso, Ilaria, che ha pubblicato su Facebook una foto del militare per far "vedere le facce di coloro che hanno ucciso" Stefano.
Il prologo - Erano da poco passate le 16.30 quando Ilaria ha deciso di pubblicare sul social la foto di uno dei carabinieri indagati per la morte del fratello. Non una foto qualunque, ma quella di un ragazzo sorridente in posa da fotomodello tra gli scogli. "Volevo farmi del male - spiega Ilaria -, volevo vedere le facce di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, coloro che si sono divertiti a farlo. Le facce di coloro che lo hanno ucciso. Ora questa foto è stata tolta dalla pagina. Si vergogna? Fa bene".
Le reazioni sul web - Parole dure che hanno subito innescato la reazione di numerosi utenti del social network che hanno lanciato in invettive contro il militare. Qualcuno propone addirittura di istituire una ronda anti-carabiniere. "Perché non organizzare una squadra di tre o quattro persone di buona volontà per sgonfiare i muscoli a questo bastardo con il cervello pieno di letame?", si legge in uno dei tanti commenti al vetriolo. Ma c'è anche chi getta acqua sul fuoco. "La gogna mediatica non è ammessa in un paese democratico - spiega un utente Facebook -. I processi si fanno in Tribunale e chi ha sbagliato, qualora verranno accertate responsabilità, pagherà per i suoi errori".
La gogna mediatica - L'invito alla violenza espresso nei commenti alla foto del carabiniere hanno fatto storcere il naso anche alla stessa Ilaria Cucchi che, un paio d'ore dopo aver acceso la miccia, ha dovuto correggere il tiro chiedendo di moderare i toni. "Non tollero la violenza, sotto qualunque forma - ha scritto in un post mezz'ora dopo le 18 -. Ho pubblicato questa foto solo per far capire la fisicità e la mentalità di chi gli ha fatto del male ma se volete bene a Stefano vi prego di non usare gli stessi toni che sono stati usati per lui. Noi crediamo nella giustizia e non rispondiamo alla violenza con la violenza. Grazie a tutti".
Perché Ilaria ha pubblicato quella foto - E a chi le chiede "che senso aveva pubblicare quella foto", Ilaria replica: "Il senso è che Stefano era la metà di questa persona. Se poi lei si sente offeso da questa foto, posso solo dire che non l'ho messa io su Facebook". Intanto il prossimo 29 gennaio si terrà l'incidente probatorio per accertare la causa della morte di Stefano Cucchi. Un accertamento disposto nell'ambito dell'inchiesta bis sulla morte del geometra romano che vede indagati cinque carabinieri della stazione Roma Appia, tra cui anche quello immortalato nella foto.
La gogna mediatica - L'invito alla violenza espresso nei commenti alla foto del carabiniere hanno fatto storcere il naso anche alla stessa Ilaria Cucchi che, un paio d'ore dopo aver acceso la miccia, ha dovuto correggere il tiro chiedendo di moderare i toni. "Non tollero la violenza, sotto qualunque forma - ha scritto in un post mezz'ora dopo le 18 -. Ho pubblicato questa foto solo per far capire la fisicità e la mentalità di chi gli ha fatto del male ma se volete bene a Stefano vi prego di non usare gli stessi toni che sono stati usati per lui. Noi crediamo nella giustizia e non rispondiamo alla violenza con la violenza. Grazie a tutti".
Perché Ilaria ha pubblicato quella foto - E a chi le chiede "che senso aveva pubblicare quella foto", Ilaria replica: "Il senso è che Stefano era la metà di questa persona. Se poi lei si sente offeso da questa foto, posso solo dire che non l'ho messa io su Facebook". Intanto il prossimo 29 gennaio si terrà l'incidente probatorio per accertare la causa della morte di Stefano Cucchi. Un accertamento disposto nell'ambito dell'inchiesta bis sulla morte del geometra romano che vede indagati cinque carabinieri della stazione Roma Appia, tra cui anche quello immortalato nella foto.
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