Nasa: “Il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre”
Superato il record di 0,16 gradi del 2014. E arriva un nuovo allarme: "Nel 2050 l'Oceano conterrà più plastica che pesci"
Il 2015 è stato l'anno più caldo mai registrato nell'era moderna.
L’abbiamo pensato tutti nei torridi giorni estivi e nelle miti giornate
di dicembre. Ora la conferma arriva dalla National Oceanic and
Atmospheric Administration (Noaa) e della Nasa: le temperature globali
hanno raggiunto nuovi massimi per il secondo anno di fila a causa dei fenomeni meteorologici associati a El Nino.
Il caldo straordinario interessa tutto il pianeta
La temperatura media globale sulla terraferma e sulla superficie oceanica è stata di 0,9 gradi centigradi superiore alla media del XX secolo. È la cifra più alta mai registrata negli ultimi 136 anni, e supera il record del 2014 di 0,16 gradi. Con 1,11 gradi sopra la media, anche lo scorso dicembre ha battuto tutti i primati. Il caldo straordinario ha interessato tutto il mondo. Dall'America centrale, alla parte settentrionale del Sud America, e così in Europa, Asia e persino in Siberia centro-orientale. Alcune aree hanno patito un caldo insopportabile, come gli stati meridionali e orientali dell'Africa e alcune del Pacifico nordorientale ed equatoriale toccate da El Nino.
Più plastica che pesci
E in questi giorni arriva un altro drammatico allarme. Gli oceani presto diventeranno l'habitat della plastica più che dei pesci. Questo secondo un rapporto del World Economic Forum e la Ellen MacArthur Foundation. «La ricerca stima che attualmente nell’oceano sono presenti 165 tonnellate di materie plastiche», si legge nella relazione. Un probabile scenario prevede che «entro il 2025 per 3 tonnellate di pesci sarà presente una tonnellata di plastica e nel 2050 la plastica supererà i pesci».
È necessaria una rivoluzione
Lo studio descrive la plastica come «materiale onnipresente nell’economia moderna». E non viene riciclata e si disperde nell'ambiente. Almeno 8 milioni di tonnellate di materie plastiche si perde in mare ogni anno, secondo il World Economic Forum. «Questo rapporto mostra l’importanza di innescare una rivoluzione nell’ecosistema industriale della plastica», ha dichiarato Dominic Waughray del World Economic Forum. E speriamo venga ascoltato.
Il caldo straordinario interessa tutto il pianeta
La temperatura media globale sulla terraferma e sulla superficie oceanica è stata di 0,9 gradi centigradi superiore alla media del XX secolo. È la cifra più alta mai registrata negli ultimi 136 anni, e supera il record del 2014 di 0,16 gradi. Con 1,11 gradi sopra la media, anche lo scorso dicembre ha battuto tutti i primati. Il caldo straordinario ha interessato tutto il mondo. Dall'America centrale, alla parte settentrionale del Sud America, e così in Europa, Asia e persino in Siberia centro-orientale. Alcune aree hanno patito un caldo insopportabile, come gli stati meridionali e orientali dell'Africa e alcune del Pacifico nordorientale ed equatoriale toccate da El Nino.
Più plastica che pesci
E in questi giorni arriva un altro drammatico allarme. Gli oceani presto diventeranno l'habitat della plastica più che dei pesci. Questo secondo un rapporto del World Economic Forum e la Ellen MacArthur Foundation. «La ricerca stima che attualmente nell’oceano sono presenti 165 tonnellate di materie plastiche», si legge nella relazione. Un probabile scenario prevede che «entro il 2025 per 3 tonnellate di pesci sarà presente una tonnellata di plastica e nel 2050 la plastica supererà i pesci».
È necessaria una rivoluzione
Lo studio descrive la plastica come «materiale onnipresente nell’economia moderna». E non viene riciclata e si disperde nell'ambiente. Almeno 8 milioni di tonnellate di materie plastiche si perde in mare ogni anno, secondo il World Economic Forum. «Questo rapporto mostra l’importanza di innescare una rivoluzione nell’ecosistema industriale della plastica», ha dichiarato Dominic Waughray del World Economic Forum. E speriamo venga ascoltato.
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