Imam giustiziato a Riad, alta tensione. Khamenei invoca la vendetta. Rivolta in Iran
Durissima presa di posizione dell'ayatollah iraniano dopo
l'esecuzione dell'imam sciita in Arabia Saudita. I Pasdaran: "Un'azione
paragonabile ai crimini dell'Isis". Ban ki-moon 'profondamente turbato'
Teheran, 3 gennaio 2016 - Resta altissima la tensione tra Iran e Arabia Saudita dopo l'esecuzione di massa da parte di Riad di 47 persone tra cui l'imam sciita Al Nimr. Ieri sera l'assalto all'ambasciata saudita a Teheran:
40 persone sono state fermate dopo i disordini. Intanto gli Usa
chiedono all'Arabia Saudita moderazione sulla questione diritti umani e
di ridurre le tensioni nella regione, ma Khamenei invoca la vendetta divina. "Un'azione paragonabile ai crimini dell'Isis", così le potenti Guardie della rivoluzione iraniane (Pasdaran) hanno descritto l'esecuzione.
L'IRA DELL'AYATOLLAH - L'Arabia Saudita affronterà la "vendetta divina" per l'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr, ha annunciato il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei. "L'ingiusto spargimento di sangue di questo martire avrà delle repentine conseguenze", ha aggiunto Khamenei parlando agli esponenti religiosi sciiti di Teheran. L'ayatollah ha sottolineato che il capo religioso della minoranza sciita in Arabia Saudita "non ha mai incoraggiato le persone all'azione armata, non ha neanche cospirato segretamente ma l'unica cosa che ha fatto è stata una dura critica pubblica che deriva dal suo zelo religioso". L'imam sciita giustiziato ieri insieme ad altre 46 persone accusate di terrorismo è stato uno dei promotori nel 2011 della protesta pacifica della minoranza sciita in Arabia Saudita. La Guida suprema iraniana Ali Khamenei attacca Riad dopo l'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr: "L'esecuzione è stata uno sbaglio politico commesso dal governo saudita".
ROHANI - Il presidente iraniano Hassan Rohani ha
definito "totalmente inaccettabili" gli attacchi contro le
rappresentanze saudite in Iran che la polizia diplomatica è incaricata
di proteggere. Mentre i Pasdaran sottolineano: "La brutalità del regime
saudita sponsor del terrorismo sono una chiara violazione dei diritti
umani e della libertà di parola". Si tratta di un segno, sottolineano
ancora nella nota di ieri riportata oggi dall'Irna, del collasso del
regime saudita, nonché di parte di un "complotto sionista per seminare
discordia nella Umma islamica e tra sciiti e sunniti". Misure come
questa esecuzione, aggiungono sempre i Pasdaran nella nota, sono il
risultato del pensiero wahabita salafita ed estremista sunnita, in cui l'Isis ha oggi un ruolo "pioniere", e per il quale i sauditi "pagheranno un prezzo molto caro".
IRAQ - L'esecuzione dell'imam sciita è "un'aggressione", attacca il leader religioso iracheno, il grande ayatollah Ali al-Sistani in una nota: "Abbiamo appreso con molta tristezza e rammarico la notizia del martirio di un gruppo di fratelli nella regione - ha dichiarato - lo spargimento del loro sangue, incluso quello dello sceicco Nimr al-Nimr, possa la sua anima riposare in pace, è un'ingiustizia e un'aggressione".
BAN KI-MOON - Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon si è detto "profondamente turbato" dall'esecuzione dei 47 sciiti e ha invitato alla calma dopo le violente proteste in Iran contro le sedi diplomatiche saudite. Ban ki-moon ha invitato "tutti i leader della regione a lavorare per evitare che le tensioni settarie vengano esacerbate", ha dichiarato il suo portavoce in un comunicato in cui si sottolinea che il segretario dell'Onu, condannando ulteriormente la strategia giudiziaria saudita e la pena di morte, ha discusso del caso dell'imam "con i vertici del regno Saudita in diverseo occasioni".
OBAMA - Ben Rhodes, consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, dichiara che l'amministrazione Obama ha chiesto all'Arabia Saudita di mostrare moderazione sul fronte del rispetto dei diritti umani. "Vogliamo anche vedere che l'Arabia Saudita riduca le tensioni nella regione", aggiunge.
MOGHERINI CHIAMA ZARIF - Dopo l'esecuzione del religioso sciita in Arabia Saudita, l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera Federica Mogherini ha chiamato il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. In un comunicato dell'Ue si legge che Mogherini "ha avuto una lunga conversazione" per cercare di "disinnescare le tensioni e proteggere i diplomatici sauditi", dopo l'assalto alla rappresentanza di Riad a Teheran. "Non vanno risparmiati sforzi da tutte le parti - hanno concordato - per evitare escalation".
Durissima presa di posizione dell'ayatollah iraniano dopo
l'esecuzione dell'imam sciita in Arabia Saudita. I Pasdaran: "Un'azione
paragonabile ai crimini dell'Isis". Ban ki-moon 'profondamente turbato'
Iran, assalto all'ambasciata saudita
L'IRA DELL'AYATOLLAH - L'Arabia Saudita affronterà la "vendetta divina" per l'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr, ha annunciato il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei. "L'ingiusto spargimento di sangue di questo martire avrà delle repentine conseguenze", ha aggiunto Khamenei parlando agli esponenti religiosi sciiti di Teheran. L'ayatollah ha sottolineato che il capo religioso della minoranza sciita in Arabia Saudita "non ha mai incoraggiato le persone all'azione armata, non ha neanche cospirato segretamente ma l'unica cosa che ha fatto è stata una dura critica pubblica che deriva dal suo zelo religioso". L'imam sciita giustiziato ieri insieme ad altre 46 persone accusate di terrorismo è stato uno dei promotori nel 2011 della protesta pacifica della minoranza sciita in Arabia Saudita. La Guida suprema iraniana Ali Khamenei attacca Riad dopo l'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr: "L'esecuzione è stata uno sbaglio politico commesso dal governo saudita".
LA REPLICA SAUDITA - "Il regime iraniano è
l'ultimo regime al mondo che può accusare gli altri di sostenere il
terrorismo, visto che (l'Iran) è uno Stato che sponsorizza il terrore ed
è condannato dalle Nazioni Unite e da molti Paesi", replica un
funzionario del ministero degli Esteri saudita dopo la reazione
dell'Iran all'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr da parte di Riad.
Lo riporta al Arabiya online citando l'agenzia stampa ufficiale Spa.
IRAQ - L'esecuzione dell'imam sciita è "un'aggressione", attacca il leader religioso iracheno, il grande ayatollah Ali al-Sistani in una nota: "Abbiamo appreso con molta tristezza e rammarico la notizia del martirio di un gruppo di fratelli nella regione - ha dichiarato - lo spargimento del loro sangue, incluso quello dello sceicco Nimr al-Nimr, possa la sua anima riposare in pace, è un'ingiustizia e un'aggressione".
BAN KI-MOON - Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon si è detto "profondamente turbato" dall'esecuzione dei 47 sciiti e ha invitato alla calma dopo le violente proteste in Iran contro le sedi diplomatiche saudite. Ban ki-moon ha invitato "tutti i leader della regione a lavorare per evitare che le tensioni settarie vengano esacerbate", ha dichiarato il suo portavoce in un comunicato in cui si sottolinea che il segretario dell'Onu, condannando ulteriormente la strategia giudiziaria saudita e la pena di morte, ha discusso del caso dell'imam "con i vertici del regno Saudita in diverseo occasioni".
OBAMA - Ben Rhodes, consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, dichiara che l'amministrazione Obama ha chiesto all'Arabia Saudita di mostrare moderazione sul fronte del rispetto dei diritti umani. "Vogliamo anche vedere che l'Arabia Saudita riduca le tensioni nella regione", aggiunge.
MOGHERINI CHIAMA ZARIF - Dopo l'esecuzione del religioso sciita in Arabia Saudita, l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera Federica Mogherini ha chiamato il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. In un comunicato dell'Ue si legge che Mogherini "ha avuto una lunga conversazione" per cercare di "disinnescare le tensioni e proteggere i diplomatici sauditi", dopo l'assalto alla rappresentanza di Riad a Teheran. "Non vanno risparmiati sforzi da tutte le parti - hanno concordato - per evitare escalation".
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