Morto Valerio Zanone, dal Pli all'Ulivo: fu ministro in un governo Craxi e sindaco di Torino
Dopo le dimissioni dal PLI ha dato vita al movimento Unione Liberaldemocratica molto vicina al centro-sinistra
di - Twitter: @OrruPaolo
Valerio Zanone è morto questa mattina nella sua casa di Roma a causa della malattia che lo ha colpito un anno fa. Torinese, per 10 anni segretario del Pli, più volte ministro, è stato sindaco di Torino dal '90 al '92, oltre che parlamentare per sei legislature. Avrebbe compiuto 80 anni il 22 gennaio. Dopo la fine del Pli, Zanone è stato nell'Ulivo con Romano Prodi e nella Margherita con Francesco Rutelli.Voleva essere ricordato come liberale "democratico, laico, europeista, sociale".
E’ stato protagonista della prima e della seconda Repubblica. E’ stato ministro in un ottimo governo Craxi. Nel 1986 ha firmato la legge costituiva per il ministero dell’ambiente, tra le prime in Europa. Dal 1987 è stato ministro della Difesa durante gli anni della guerra nel Golfo Persico. Per tre anni sindaco di Torino, è poi tornato in Parlamento.
La sua è stata una lunga storia. Dopo le dimissioni dal PLI ha dato vita a un movimento denominato Unione Liberaldemocratica di ispirazione liberal-democratica, vicino al centro-sinistra. Il piccolo movimento, presente soprattutto in Piemonte, in vista delle elezioni politiche del 1994 con il sistema maggioritario, si schierò con Mariotto Segni e il suo Patto di Rinascita Nazionale (detto poi Patto Segni) contestando la deriva berlusconiana di alcuni ex-liberali. Nella parte maggioritaria presentò propri candidati nella coalizione di centro del Patto per l'Italia, nella quota proporzionale corse all'interno delle liste del Patto Segni (che presentava nel simbolo anche la scritta "Liberaldemocratici").
Nel febbraio 1995, nel corso dei lavori del 2º Congresso della Federazione dei Liberali, Zanone fa confluire l'Unione Liberaldemocratica nella FdL di cui viene nominato Presidente. Nel giugno 1995 prende parte insieme al Segretario FdL alla fondazione della coalizione dell'Ulivo. A partire dal 2001, pur restando presidente della Federazione dei Liberali Italiani, è entrato a far parte dell'Assemblea Federale de La Margherita. Nel novembre 2004 ha dato vita all'Associazione per la Democrazia Liberale, un'associazione politica che intende organizzare i liberali sparsi nei vari partiti del centro-sinistra in modo da contribuire "con iniziative di segno schiettamente liberale al progetto dell'alternativa riformista", staccandosi dalla FdL e aderendo alla Margherita.
Nel 2006 venne eletto al Senato della Repubblica, nella lista della Margherita per la regione Lombardia, in seguito assumendo l'incarico di Vice Presidente della 4ª Commissione permanente (Difesa). Nel maggio 2010 ha annunciato la sua adesione a Alleanza per l'Italia di Francesco Rutelli, tramite la promozione e costituzione del Comitato Liberale di Alleanza per l'Italia. Al Comitato Liberale hanno aderito, tra gli altri, Alberto M. Musy, Gianni Vernetti, Valter Grossi, Alessandro Battaglino, Giancarlo Lunati, Federico Magnifico, Giovanni Magnifico, Andrea Bitetto, Ernesto Paolozzi, Raffaele Prodomo, Giorgio Berchicci, Pasquale Dante, Enrico Lecis, Alessandro Battisti.
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