Ferrari sbarca in Borsa, via alla quotazione a Piazza Affari
Marchionne: "E' un nuovo traguardo e una nuova
partenza". Il titolo ha aperto a 43 euro ma poco dopo è stato sospeso
per alcuni minuti
Milano, 4 gennaio 2016 - Ferrari sbarca a Piazza Affari, dopo l'avvenuto completamento della separazione da Fca.
Dopo Wall Street, la società del Cavallino ha debuttato in Borsa a
43 euro per azione. Poco dopo l'apertura, Ferrari è scesa sotto quota 42
euro ed è stata sospesa dalle contrattazioni per alcuni minuti. A New
York, nell'ultima seduta dello scorso anno, il titolo della Rossa di
Maranello aveva chiuso a 48 dollari (circa 4 euro), con una
capitalizzazione di mercato di circa 8,32 miliardi di euro. Dopo lo
scorporo, Fca è scesa a 8,5 euro, con un calo del 34%: aveva chiuso
l'ultima seduta del 2015 a 12,92 euro, con una capitalizzazione di
mercato di 16,6 miliardi. L'80% di Ferrari in pancia a Fca valeva,
all'ultima chiusura di New York, circa 6,65 miliardi di euro. Intanto,
sempre oggi la società ha annunciato che lancerà un bond nel
primo semestre. Ai soci del gruppo Fca verrà distribuita un'azione
ordinaria della Casa di Maranello, già quotata a Wall Street dal 21
ottobre, ogni dieci possedute.
BORSA SI TINGE DI ROSSO. La Piazza è firmata dal Cavallino rampante che la occupa con oltre una dozzina di auto da sogno, compresa l'ultima nara F12 Tdf. L'intero perimetro della piazza è stato transennato e pattuglie di forze dell'ordine presidiano gli accessi controllando una per una gli invitati alla cerimonia. In attesa della campanella delle 9, i vertici di Fca e Ferrari hanno accolto il premier Matteo Renzi.
FUTURO. "Vorrei che il 2016 fosse l'anno in cui recuperiamo i ritardi e iniziamo a correre verso il futuro" ha affermato il premier Matteo Renzi, intervenuto alla cerimonia del primo giorno di quotazione del titolo. "Il governo ha chiuso l'anno con l'inaugurazione della Variante di valico e delle Domus di Pompei, due opere su cui eravamo in ritardo. Il 2016 lo inauguriamo simbolicamente qui in Borsa", ha aggiunto, dopo aver ringraziato Sergio Marchionne, ad di Fca e presidente di Ferrari, di "avere accolto l'invito a quotare anche a Milano la Ferrari" auspicando che il gesto "seguito da altre realtà quotate fuori". La quotazione, ha sottolineato il presidente del Consiglio, rappresenta "trasparenza e forza". L'intervento del premier è stato accolto con una standing ovation. Subito dopo il presidente della casa automobilistica, Sergio Marchionne, gli ha consegnato un modellino della Ferrari di Formula 1.
"NUOVO CAPITOLO". In apertura della cerimonia di quotazione, nell'ex salone delle grida di Palazzo Mezzanotte, il presidente Marchionne
aveva sostenuto che "Con la quotazione si è aperto un nuovo capitolo. È
un nuovo traguardo, una nuova partenza. Competere sul listino di Milano
per la Ferrari è come tornare alle origini". E aggiunge: "L'italianità è
uno dei valori fondamentali di Ferrari", che non può pensare di essere
prodotta altrove se non nello stabilimento di Maranello, e ancora: "È
iniziato l'anno del ritorno in vetta. La squadra c'è, è forte e in
corsa, ci manca poco per arrivare al livello degli avversari. Gli
investimenti non mancheranno. La cerimonia di quotazione si è aperta con
un video omaggio al fondatore della casa, Enzo Ferrari,
e ai quasi 70 anni di storia del cavallino. La quotazione è stata
presentata come "un nuovo capitolo" della grande storia del brand, del
quale sono stati sottolineati "attenzione al dettaglio", "innovazione"
ed "esclusività".
OBIETTIVI. In conferenza stampa, Marchionne ha confermato che "gli obiettivi 2018 di Fca rimangono invariati nonostante la perdita di Ferrari: "L'azienda Fiat è esattamente la stessa, anche se il suo market value è più piccolo perché non ha più i profitti della Ferrari. Lo scorporo della Ferrari era possibile soltanto con una solidità economico-finanziaria di Fca. Ci siamo arrivati nel 2015 e confermiamo gli obiettivi Fca al 2018". Intanto, il manager esclude che il gruppo Fiat Chrysler sia alla ricerca di un partner ma quello del consolidamento del settore auto "è un problema su cui confrontarsi, che non si chiuderà quest'anno". E in merito all'eventualita' di acquisizioni per Ferrari, Marchionne ha risposto che "bisogna cercare di non inquinare il marchio con altre cose, sarebbe pericoloso, se succede sarebbe un caso eccezionale".
POLITICA. "Io in politica? Mai, mai, mai. E se non sono stato chiaro ripeto: mai". Marchionne ha escluso con queste parole la possibilità di un suo futuro impegno politico. L'amministratore delegato di Fca resterà alla guida del gruppo italo-americano fino al 2018. Dopodiché, ha ironizzato durante la conferenza stampa sulla quotazione della Ferrari, "vorrei fare il giornalista. Mi piace la vostra libertà di fare domande e rompere le scatole agli altri senza avere nessuna responsabilità nelle risposte" ha detto rivolto ai cronisti in sala.
PRADA. Intanto, l'ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ha affermato che "Saremmo lieti se Prada decidesse
di riconsiderare Milano come Piazza per il suo titolo". In mattinata il
premier Renzi aveva invitato altre società a seguire l'esempio di
Ferrari e quotarsi anche a Milano. "La porta è sempre aperta e la
speranza che possa scegliere Milano - ha concluso Jerusalmi - è
concreta".
Marchionne: "E' un nuovo traguardo e una nuova
partenza". Il titolo ha aperto a 43 euro ma poco dopo è stato sospeso
per alcuni minuti
Milano, il debutto di Ferrari in Borsa
BORSA SI TINGE DI ROSSO. La Piazza è firmata dal Cavallino rampante che la occupa con oltre una dozzina di auto da sogno, compresa l'ultima nara F12 Tdf. L'intero perimetro della piazza è stato transennato e pattuglie di forze dell'ordine presidiano gli accessi controllando una per una gli invitati alla cerimonia. In attesa della campanella delle 9, i vertici di Fca e Ferrari hanno accolto il premier Matteo Renzi.
FUTURO. "Vorrei che il 2016 fosse l'anno in cui recuperiamo i ritardi e iniziamo a correre verso il futuro" ha affermato il premier Matteo Renzi, intervenuto alla cerimonia del primo giorno di quotazione del titolo. "Il governo ha chiuso l'anno con l'inaugurazione della Variante di valico e delle Domus di Pompei, due opere su cui eravamo in ritardo. Il 2016 lo inauguriamo simbolicamente qui in Borsa", ha aggiunto, dopo aver ringraziato Sergio Marchionne, ad di Fca e presidente di Ferrari, di "avere accolto l'invito a quotare anche a Milano la Ferrari" auspicando che il gesto "seguito da altre realtà quotate fuori". La quotazione, ha sottolineato il presidente del Consiglio, rappresenta "trasparenza e forza". L'intervento del premier è stato accolto con una standing ovation. Subito dopo il presidente della casa automobilistica, Sergio Marchionne, gli ha consegnato un modellino della Ferrari di Formula 1.
OBIETTIVI. In conferenza stampa, Marchionne ha confermato che "gli obiettivi 2018 di Fca rimangono invariati nonostante la perdita di Ferrari: "L'azienda Fiat è esattamente la stessa, anche se il suo market value è più piccolo perché non ha più i profitti della Ferrari. Lo scorporo della Ferrari era possibile soltanto con una solidità economico-finanziaria di Fca. Ci siamo arrivati nel 2015 e confermiamo gli obiettivi Fca al 2018". Intanto, il manager esclude che il gruppo Fiat Chrysler sia alla ricerca di un partner ma quello del consolidamento del settore auto "è un problema su cui confrontarsi, che non si chiuderà quest'anno". E in merito all'eventualita' di acquisizioni per Ferrari, Marchionne ha risposto che "bisogna cercare di non inquinare il marchio con altre cose, sarebbe pericoloso, se succede sarebbe un caso eccezionale".
POLITICA. "Io in politica? Mai, mai, mai. E se non sono stato chiaro ripeto: mai". Marchionne ha escluso con queste parole la possibilità di un suo futuro impegno politico. L'amministratore delegato di Fca resterà alla guida del gruppo italo-americano fino al 2018. Dopodiché, ha ironizzato durante la conferenza stampa sulla quotazione della Ferrari, "vorrei fare il giornalista. Mi piace la vostra libertà di fare domande e rompere le scatole agli altri senza avere nessuna responsabilità nelle risposte" ha detto rivolto ai cronisti in sala.
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