Ugl Polizia di Stato: “Cominciare a far rispettare le regole del vivere comune laddove sono sconosciute”
Comunicato Stampa | set 09, 2014 | Commenti 0
Solo chi lavora in determinati posti, in certe realtà, a dir poco indecenti, può capire che non c’è nulla di normale nelle menti di chi delinque; anzi in certi posti sembra quasi normale non portare il casco, non fermarsi all’alt della Polizia, non rispettare le regole del vivere civile, dove il violare le regole non solo è considerato normale, ma è addirittura l’unico modo per vivere!!!! In certi posti si rispettano le regole non scritte della camorra, che con arroganza gestisce il potere, e le leggi dello stato sono carta straccia. Tutte quelle persone che stanno dimostrando contro le forze dell’ordine non hanno mai mosso un dito contro chi ha fatto stragi, ucciso con violenza e ha fatto tanti danni in una città tra le più belle d’Italia. In questi momenti critici di blocco contrattuale e stipendiale lavorare ogni giorno in mezzo alla strada con uno stipendio che ci permette sì di arrivare a fine mese, ma sempre con il rischio di essere un bersaglio per quelle persone che vedono nelle forze dell’ordine l’unico obiettivo tra loro ed il denaro. Purtroppo ora il carabiniere avrà tanti di quei guai che nessun delinquente conclamato avrebbe ami avuto con un fatto simile.
La magistratura deciderà in piena autonomia su quanto accaduto, ma con fermezza e durezza i nostri capi devono impedire che disordini di piazza di delinquenti si ripetano, e che vengano impunemente distrutte auto della Polizia senza una risposta adeguata. Basta col buonismo, con il perdonismo e con la pietà si rischia di essere sopraffatti da una realtà che esiste solo in determinati posti di “frontiera”, dove l’illegalità la fa da padrone e dove lo stato è visto come la peste!!! Non giustifico nessuno: se c’è stato un eccesso la Magistratura lo punirà con le leggi che lo stato mette a disposizione. Ma bisogna anche cominciare a far rispettare le regole del vivere comune in luoghi ove tali principi sono quasi totalmente sconosciuti, che se fossero stati rispettati avrebbero sicuramente evitato tali tragedie.
Il segretario regionale Roberto Tatarelli
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