Terracina, va deserto l’avviso di pubblico interesse per l’utilizzo di Palazzo Braschi
Comunicato Stampa | set 01, 2014 | Commenti 0
Alle ore 12 di oggi, 1 settembre 2014, è scaduto e andato deserto, l’avviso di pubblico interesse per l’utilizzo di Palazzo Braschi, per lo svolgimento di corsi di laurea, nato su proposta della “Icaro Irc”.
“Naturalmente spiace – afferma il sindaco Nicola Procaccini – che una opportunità importante per la città, in particolare per il Centro Storico Alto di Terracina e per la crescita culturale della nostra comunità, non sia stata colta. Sicuramente le polemiche politiche pretestuose di questi giorni non hanno fatto buona pubblicità, spaventando e tenendo lontani chi poteva, in qualche maniera, accettare la proposta dell’amministrazione comunale. Anche i tempi ristretti hanno fatto la differenza per avere dal Ministero dell’Università, che si riunisce in settembre, qualunque tipo di approvazione. A questo punto – prosegue il sindaco Procaccini – resta la volontà da parte dell’amministrazione di destinare Palazzo Braschi alla formazione accademica universitaria, perché è una straordinaria occasione dal punto di vista culturale e sociale, e si cercherà di lavorare per la commissione ministeriale indetta per gennaio 2015. Si farà quindi un bando, dove gli interessati avranno tutto il tempo necessario per avanzare le loro proposte al Comune, con progetti che possono andare nel senso della formazione universitaria sia in ambito turistico sia dal punto di vista artistico, con materie che ben si confanno all’identità del territorio terracinese. Fermo restando che nel programma che abbiamo stilato, rimane anche la partecipazione al bando regionale per “l’Officina delle arti e dei mestieri tradizionali”, di cui aspettiamo notizie. Ringrazio la “Icaro Irc” – termina il sindaco Procaccini – per la proposta formulata e speriamo, avendo più tempo a disposizione, che possa riconsiderare la propria partecipazione. Come amministrazione comunale ci rivolgeremo a tutti e soprattutto a chi ha idee migliori, pronti a recepirle senza guardare ai colori politici, ma semplicemente tenendo presenti gli interessi della città”.
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