venerdì 12 settembre 2014

Parcheggio di Stella Polare


Passando nei pressi del parcheggio di Stella Polare non può che suscitare malinconia e rabbia lo scorgere quel gazebo abbandonato quasi in mezzo alla strada. Era il punto cassa del parcheggio adiacente. Oggi è diventato il ricovero solitario di qualche tavolo e sedia in plastica.

Il parcheggio è quello che la Giunta Comunale ha affidato in gestione all'Azienda Speciale, e con il quale, Sindaco e Assessori, nonché direttrice, presidente e tutto il consiglio di amministrazione dell'Azienda Speciale, erano straconvinti di incassare € 406.651,00 dal 1 giugno al 31 dicembre di quest'anno.

Naturalmente è tutto scritto e documetato nella delibera n. 119 del 27 maggio 2014, quella che recepiva e approvava lo “Studio di Fattibilità” sulla gestione del parcheggio elaborato dall'Azienda Speciale.
La stratosferica somma era il risultato di una serie di grafici, formule e passaggi matematici, scopiazzati di sana pianta da un sito internet, che prodigiosamente conducevano allo strabiliante risultato:

Ricavo annuo = N x E x H x D = 406.651,00 Euro

Dopo aver letto lo studio di fattibilità e la delibera di giunta, alla fine di giugno noi di SEL abbiamo fatto notare pubblicamente che i risultati previsti erano praticamente impossibili da raggiungere.
Valutazioni assurde e ridicole contenute in quei documenti non avevano un minimo fondamento ed assente era una qualsivolgia attinenza con la realtà. Si trattava di semplici ed inutili carte, riempite di numeri messi un po' a caso qua e là giusto per far vedere che c'era uno straccio di documentazione.
Ad una sommaria lettura, anche uno studente di scuola media si sarebbe accorto che si trattava solo di carta straccia. Bastava leggere.
Appunto, proprio quello che non hanno fatto il Sindaco e gli assessori che hanno firmato ed approvato quel piano.

Tutte le nostre perplessità si sono presto rivelate fondate. Tutte le contraddizioni rilevate allora sono puntualmente emerse oggi.
La più evidente:
lo “Studio di Fattibilità” dell'azienda, nella introduzione, motivava l'affidamento della gestione del parcheggio con il “nobile” obiettivo della Giunta di dare maggiore autonomia finanziaria all'Azienda Speciale. La delibera di Giunta però diceva esattamente il contrario in quanto al punto 6) disponeva che l'ammontare dell'utile che l'Azienda Speciale Terracina avrebbe realizzato dalla gestione del parcheggio sarebbe stato decurtato dall'ammontare dei trasferimenti che il Comune deve all'Azienda stessa per l'annualità 2013. In concreto gli utili della gestione sarebbero andati tutti al Comune.
Inoltre, al punto 4) la delibera indicava che immediatamente gli uffici preposti avrebbero dovuto predisporre tutti gli adempimenti necessari per la gestione diretta dell'area da parte del Comune a partire dal 1 gennaio 2015.
Allo stato dell'arte, tutto il progetto è decaduto. Non rimane che un gazebo abbandonato.
Altro che autonomia finanziaria!

A questo punto non serve neanche attendere i dati ufficiali sugli incassi.
È chiaro che questa operazione si è dimostrata un fallimento totale che va a pesare sopratutto sull'Azienda Speciale.
L'irresponsabilità di coloro che hanno permesso che ciò accadesse è ancora più grave per il fatto che le conseguenze negative che ne derivano vanno a scaricarsi direttamente sui cittadini per i quali i servizi offerti dall'Azienda Speciale costituiscono risposte importanti ai loro bisogni vitali.
E l'azienda, da questa vicenda, non può che uscirne ancora più indebolita dopo aver già sofferto i tagli ai trasferimenti che il comune le deve per quest'anno per ulteriori 250.000 Euro.

Inoltre, l'amministrazione comunale, ancora una volta dimostra un acutissimo senso per la pianificazione, così raffinato da permettere che si smantellasse tutto proprio adesso, in concomitanza con la dipartita delle giostre e con l'occasione persa per allargare l'area del parcheggio a tutta la spianata di Stella Polare.

Noi di SEL abbiamo espresso valutazioni sul merito della questione sin da subito con il nostro consueto atteggiamento per nulla pregiudiziale ma diretto all'analisi concreta del progetto visionando attentamente gli atti. Il nostro giudizio su tutta l'operazione, mosso già a giugno, doveva essere preso come contributo al superamento delle criticità evidenti. Si era in tempo utile.
Invece, questa amministrazione continua ad ostentare arroganza, seguita a marciare guidata dal solo faro dell'autoreferenzialità, sorda a qualsiasi tentativo di contributo, propinando soluzioni improvvisate che si rivelano ridicole e grottesche, come in questo caso conclusosi con un'altro fallimento che peserà ancora una volta sulle spalle dei cittadini.

Eppure, davanti a questa vicenda, non banalizzando ma andando ad analizzarla nel profondo, nei dettagli più minuziosi e apparentemente irrilevanti, nella più totale inconsapevolezza generale ci si accorgerà di essere al cospetto di una scoperta straordinaria:
circa un secolo fa Einstein offrì all'umanità la formula E=mc² a conferma della teoria della relatività;
oggi a Terracina i nostri amministratori offrono all'umanità la formula O=N x E x H x D a conferma della teoria della ottusità.


Il Coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
di Terracina
Giuseppe De Santis



Segue un estratto dallo “Studio di Fattibilità” presentato dall'Azienda Speciale e approvato dalla giunta. Giusto per comprendere la raffinatezza dell'ipocrisia raggiunta da questi signori:

Se indichiamo con N il numero totale di posti auto destinati alla sosta a rotazione a pagamento in un parcheggio, con E la tariffa oraria media, con H l'occupazione oraria media giornaliera (chiamata anche "tasso di occupazione") e con D il numero di giorni l'anno nei quali il parcheggio funziona a pagamento, il ricavo annuo previsto sarà pari a:
Ricavo annuo = N x E x H x D
In questo caso H rappresenta dunque il parametro di occupazione oraria media, che potrebbe coincidere con quella di una giornata tipo. I parametri di occupazione consentono di quantificare e di valutare l'effettiva utilizzazione dei parcheggi rispetto alla loro massima capienza. Per la loro affidabile valutazione è necessaria molta pratica, in relazione ai dati disponibili sulla domanda e sull'offerta di sosta nel bacino di influenza del parcheggio considerato, considerando con attenzione la presenza di poli di attrazione nell'ambito di tale bacino.
Occupazione oraria media
L'occupazione oraria media H , misurata in ore e frazioni di ora, è sempre riferita ad un periodo di tempo nell'arco della giornata. Per chiarirne il significato, si consideri inizialmente l'occupazione oraria media H24 riferita al periodo di 24 ore. In questo caso non ha importanza l'ora di inizio del periodo di riferimento, ma per esemplificare si ipotizzi che il periodo vada dalle 08.00 di un giorno alle 08.00 del giorno successivo.........................................................................................................…..................................................................................................................................................................................................................................................................................
Relazione tra i parametri occupazionali P ed H
Si è visto che l'occupazione oraria media H24 configura un grafico di occupazione percentuale (fig. 1) nel quale per la durata del periodo H24 il parcheggio risulta occupato al 100%, mentre per il tempo rimanente è completamente vuoto.
Anche in questo caso è possibile determinare l'occupazione percentuale media P24. Infatti, indicata con T la durata del periodo in ore (nel caso considerato 24), si ha che:
P24 = H24 / T
dove il rapporto tra H24 e T va espresso in percentuale (%).
In generale, si può affermare che l'occupazione percentuale media relativa ad un periodo è uguale al rapporto percentuale tra l'occupazione oraria media relativa a quel periodo e la durata in ore del periodo stesso. Ossia:
P = H / T
La formula è sempre valida, purché ci si riferisca al medesimo periodo (per esempio 24 ore, o 12 ore diurne, sempre iniziando dalla stessa ora) per entrambi i parametri.
Inversamente, si ha che:
H = P x T
L'occupazione oraria media relativa ad un periodo è dunque pari all'occupazione percentuale media relativa a quel periodo, moltiplicata per la durata in ore del periodo stesso.
I seguenti esempi aiutano a comprendere meglio quanto precedentemente esposto:
Esempio 1 - Si supponga che, per T = 24 ore, sia H24 = 6 ore. Si ha allora che, sempre sullo stesso periodo di 24 ore, P24 = 6 / 24, cioè l'occupazione percentuale media è del 25%.
Esempio 2 - Sempre per T = 24 ore, sia P24 = 18%. Si ha allora H24 = 18% x 24 ore = 4,32 ore.
Esempio 3 - Si supponga ora che Pd , riferito al periodo diurno di 12 ore, sia uguale al 35%. Si avrà in questo caso Hd = 35% x 12 ore = 4,2 ore.
Esempio 4 - Ecco un caso più complesso: in un parcheggio si ha dalle 07.00 alle 21.00 Pd = 35%, e dalle 21.00 alle 07.00 seguenti Pn = 15%. Si vuole calcolare H24 sulle 24 ore (a partire dalle 07.00). Si ha:
P24 = (35% x 14 + 15% x 10) / (14 + 10)
Dunque P24 = (4,9 + 1,5) / 24 e, in percentuale arrotondata, P24 = 26,67%, da cui risulta H24 = 26,67% x 24 ore = 6,4 ore. Si può anche calcolare H24 come somma di Hd + Hn, con Hd = Pd x 14 ore = 35% x 14 ore = 4,9 ore, e Hn = Pn x 10 ore = 15% x 10 ore = 1,5 ore. La somma dà ancora 6,4 ore.”

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