Recuperata la lettera di Cristoforo Colombo in cui annunciava la scoperta dell'America
Il documento di eccezionale pregio storico-archivistico
era stato rubato a Firenze e rivenduto negli Stati Uniti. E' stato
scovato nella biblioteca del Congresso di Washington
Roma, 18 maggio 2016 - I carabinieri dei beni culturali hanno recuperato la lettera di Cristoforo Colombo che annunciava la scoperta dell'America. Lo storico documento era stato rubato dalla biblioteca Riccardiana a Firenze, e poi rivenduto negli Stati Uniti.
La missiva del 1493 è ritenuta dagli esperti di eccezionale pregio storico-archivistico. Oggi a Roma, il generale Mariano Mossa, alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dell'ambasciatore degli Usa in Italia, John R. Phillips, hanno esposto i dettagli delle attività investigative e l'efficace modello di collaborazione tra i due Paesi, nella lotta al traffico illecito di beni culturali.
La lettera di Colombo si trovava nella biblioteca del Congresso di Washington. Secondo gli esperti, il documento vale 1 milione di dollari. In
conferenza stampa è stato chiarito che la Biblioteca del Congresso di
Washington non ha comprato la lettera di Colombo, bensì l'ha ricevuta
attraverso una donazione. Dario Franceschini ha assicurato: "La lettera
di Cristoforo Colombo tornerà alla biblioteca Riccardiana di Firenze".
Il prezioso documento venduto all'asta negli Usa nel 1992, era stato acquistato da un privato. Nel 2012 la denuncia di furto era partita dalla Biblioteca Nazionale di Rom, anche dalla Biblioteca romana era stata trafugata una seconda copia della lettera, sostituita da una sofisticatissima riproduzione.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini e l'ambasciatore Usa in Italia John R. Phillips convengono che il ritorno del prezioso documento in Italia, è "un fatto simbolico che segna l'amicizia e la totale collaborazione che c'è tra i Paesi".
MA CHI E QUANDO? - Resta il giallo, le indagini sono ancora in corso, di chi, e quando, abbia sostituito con una copia perfetta che solo gli esperti del Racis del carabinieri hanno potuto smascherare. Di certo la copia è stata fatta ad arte. "Escludo in modo più assoluto che questo possa essere avvenuto nella sala manoscritti della nostra biblioteca", assicura in conferenza stampa il direttore della Riccardiana Fulvio Silvano Stacchetti, che pure, candidamente, ammette di non aver mai letto la preziosa missiva: "Quando sono arrivato l'originale era già stato rubato". In tanti anni, riferisce preciso il funzionario, il volume che raccoglie la preziosa lettera, una Miscellanea che comprende in tutto 42 incunaboli, è stato consultato "solo da uno studioso" , sempre controllato a vista da due dipendenti della biblioteca e "mai prestato".
Ma per un certo periodo il volume fu inviato a Roma, "a disposizione" della Biblioteca Nazionale. Una trasferta lunga quasi un anno "dal 28 luglio del 1950 al 5 aprile del 1951". La sostituzione, insomma, potrebbe quindi essere avvenuta nella capitale in quegli anni così lontani? Nessuno si sbilancia, tanto meno gli investigatori. Resta il fatto che un'altra preziosa copia della stessa lettera è risultata essere sparita anche dalla Biblioteca Romana.
Il documento di eccezionale pregio storico-archivistico
era stato rubato a Firenze e rivenduto negli Stati Uniti. E' stato
scovato nella biblioteca del Congresso di Washington
La lettera di Colombo annuncia il 'Nuovo Mondo'
La missiva del 1493 è ritenuta dagli esperti di eccezionale pregio storico-archivistico. Oggi a Roma, il generale Mariano Mossa, alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dell'ambasciatore degli Usa in Italia, John R. Phillips, hanno esposto i dettagli delle attività investigative e l'efficace modello di collaborazione tra i due Paesi, nella lotta al traffico illecito di beni culturali.
Il prezioso documento venduto all'asta negli Usa nel 1992, era stato acquistato da un privato. Nel 2012 la denuncia di furto era partita dalla Biblioteca Nazionale di Rom, anche dalla Biblioteca romana era stata trafugata una seconda copia della lettera, sostituita da una sofisticatissima riproduzione.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini e l'ambasciatore Usa in Italia John R. Phillips convengono che il ritorno del prezioso documento in Italia, è "un fatto simbolico che segna l'amicizia e la totale collaborazione che c'è tra i Paesi".
MA CHI E QUANDO? - Resta il giallo, le indagini sono ancora in corso, di chi, e quando, abbia sostituito con una copia perfetta che solo gli esperti del Racis del carabinieri hanno potuto smascherare. Di certo la copia è stata fatta ad arte. "Escludo in modo più assoluto che questo possa essere avvenuto nella sala manoscritti della nostra biblioteca", assicura in conferenza stampa il direttore della Riccardiana Fulvio Silvano Stacchetti, che pure, candidamente, ammette di non aver mai letto la preziosa missiva: "Quando sono arrivato l'originale era già stato rubato". In tanti anni, riferisce preciso il funzionario, il volume che raccoglie la preziosa lettera, una Miscellanea che comprende in tutto 42 incunaboli, è stato consultato "solo da uno studioso" , sempre controllato a vista da due dipendenti della biblioteca e "mai prestato".
Ma per un certo periodo il volume fu inviato a Roma, "a disposizione" della Biblioteca Nazionale. Una trasferta lunga quasi un anno "dal 28 luglio del 1950 al 5 aprile del 1951". La sostituzione, insomma, potrebbe quindi essere avvenuta nella capitale in quegli anni così lontani? Nessuno si sbilancia, tanto meno gli investigatori. Resta il fatto che un'altra preziosa copia della stessa lettera è risultata essere sparita anche dalla Biblioteca Romana.
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