Migranti, i drammatici racconti dei sopravvissuti
Fermanti i due giovani scafisti. Alcuni sopravvissuti raccontano: "Sottoposti a violenze anche sessuali"
Palerm0, 30 maggio 2016 - Migranti nutriti a pane a acqua e sottoposti a violenze brutali. Sono solo alcuni dei drammatici racconti dei profughi sopravvissuti a una delle ultime traversate del Mediterraneo, costata la vita a 45 persone, tra cui 3 bimbi.
I migranti, 500 uomini, 73 donne (alcune delle quali in gravidanza) e 31 minori, erano stati soccorsi nelle acque del Mediterraneo venerdì mattina e trasportati a Palermo, dove sono arrivati in mattinata. Le testimonianze di alcuni di loro hanno permesso di identificare e fermare i due giovani scafisti, ma anche di ricostruire le drammatiche fasi della traversata.
I migranti, segregati e "nutriti a pane e acqua", venivano sottoposti a ad ogni genere di soprusi e brutali violenze, anche sessuali: tra gli sbarcati c'era anche una sedicenne stuprata e incinta. Dalle indagini è emerso che i due "scafisti" si occupavano, rispettivamente, della conduzione dell'imbarcazione con l'ausilio di una bussola e della richiesta di soccorso attraverso un telefono satellitare. Ogni migrante inoltre, è stato costetto a pagare 1200 dinari libici per la traversata a agli spietati membri di una pericolosa organizzazione criminale di trafficanti di esseri umani.
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I migranti, segregati e "nutriti a pane e acqua", venivano sottoposti a ad ogni genere di soprusi e brutali violenze, anche sessuali: tra gli sbarcati c'era anche una sedicenne stuprata e incinta. Dalle indagini è emerso che i due "scafisti" si occupavano, rispettivamente, della conduzione dell'imbarcazione con l'ausilio di una bussola e della richiesta di soccorso attraverso un telefono satellitare. Ogni migrante inoltre, è stato costetto a pagare 1200 dinari libici per la traversata a agli spietati membri di una pericolosa organizzazione criminale di trafficanti di esseri umani.
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