Sanità: Tagli agli esami "inutili", ma la prevenzione?
Tutti i mediti
e tutti gli studi scientifici da sempre parlano della prevenzione come della più
efficace delle cure contro mali di vario tipo. E per prevenire bisogna
controllarsi, fare esami. Difficilmente c'e' un esame "inutile". E poi qual'e'
quel medico che finora si divertiva a fare accertamenti non necessari? Poi ci
sono delle patologie come l'ipertensione o la colesterolemia, che devono essere
seguite. E che dire delle Tac e delle risonanze. Quante volte hanno salvato
delle persone individuando per tempo il male? Ma evidentemente non e' così' o
almeno non e' così per come il governo valuta la Sanità. Pensa ad un mondo di
furbetti con medici compiacenti, che si diverte a ripetere esami non necessari.
Così' e' stata disposta una riorganizzazione tramite un decreto che taglia 208
prestazioni, e stabilisce anche multe per i medici non attenti. Che protestano
vigorosamente. Sotto la lente sono finite oltre 200milioni di prestazioni
sanitarie all'anno che vengono erogate dalle strutture pubbliche e private. Si
tratta di una stretta a 360 gradi con le indicazioni di ciò che va visto e
corretto.Tac e risonanza le maggiori indiziate. Ma si parla anche di controllo
del colesterolo ogni cinque anni, un'autentica follia. Gli infarti
aumenterebbero a go go. E che dire dei farmaci. Quando si comincia a prendere la
pillolina per il colesterolo o per l'ipertensione si deve continuare per sempre.
Non esiste stabilizzazione della patologia senza i farmaci necessari. E' come le
alluvioni. Bisognerebbe prevenire anziché raccogliere i cocci spendendo molo di
più. E la salute dovrebbe essere sacra e protetta.
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