Renzi "Via tassa su prima casa, per le altre si pagherà". Problema irrisolto del rapporto patrimonio-reddito
"Il 16
dicembre sara sara' l'ultimo giorno in cui si pagherà la tassa sulla prima casa.
Ci dicono che lavoriamo per i ricchi, chi e' stato 30 anni a lavorare e si e'
spezzato la schema e' giusto che non paghi niente, chi ha la seconda, terza,
quarta e' giusto che paghi le tasse". Lo conferma ateo Renzi che inaugura la
stagione di Vespa a Porta a Porta. Poi ai sindaci restituiremo tutto
"paro-paro", anche perché l'economia va bene. Rimane l'irrisolta questione del
patrimonio e del reddito, con tutta la vecchia sinistra che vorrebbe, anche per
antica consuetudine marxista colpire il patrimonio, salvando pero' gli alti
redditi ed anche la finanza. Questione vecchia. Ora c'e' chi ha anche un buon
patrimonio, magari frutto di eredita' o semplicemente di lavoro. Una casa al
mare o in montagna, quando le case costavano molto meno. Oppure qualcosa di
agricolo, che non rende niente. Ora su questi si abbattono tasse, che magari non
sono sopportabile per qualcuno che ormai vive solo di pensione. E magari non e'
nemmeno possibile vendere, perché si sa come e' il mercato. Poi ci sono i
ricchi, quelli molto ricchi con patrimoni imponenti e redditi alti ed anche solo
quelli che hanno un portafoglio finanziario da paura, ma che pagano solo una
cedolare secca. L'equita' fiscale, al di la' della demagogia, dovrebbe tenere
conto del portafoglio completo del cittadino, con particolare cura alle risorse
in contanti. E fare un bilanciamento sereno tra le varie componenti. In modo da
fare pagare progressivamente veramente a chi ha di più. Senza pensare alle
pensioni, tranne quelle "rubate" e non giustificabili", ma solo al reddito
complessivo. C'e' chi guadagna milioni di euro, e paga poco in proporzione e
magari fa pure il moralista.
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